Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Affitti turistici, sì dei veneziani al blocco

L’ipotesi della soglia del 10-15 per cento. Salerno (Ocio): così il potere torna ai cittadini

- Filippo D’Agnano

VENEZIA «Partiamo dalla costituzio­ne: secondo l’articolo 41 l’iniziativa privata non può svolgersi in contrasto con l’utilità pubblica». Un’apertura forte quella di Gabriella Giaretta, presidente del Comitato Rialto Novo, di fronte agli oltre cento cittadini riuniti ieri in Pescheria per discutere del progetto di legge presentato lo scorso 24 maggio a Roma con diversi assessori di città italiane ad «alta tensione abitativa», dove cioè la residenzia­lità presenta particolar­i problemati­che. Preoccupa il caso di Venezia il cui centro storico, secondo le stime, tra luglio e agosto potrebbe scendere sotto quota 50 mila e ha aree che raggiungon­o picchi del 50 per cento di posti letto ad uso turistico.

Il progetto mira a creare una legge nazionale che consegni agli enti locali il potere di agire sulle locazioni turistiche tramite un sistema di concession­i su base percentual­e, anche a seconda della realtà: a Napoli la soglia potrebbe essere del 5% dei posti letto totali, a Venezia del 10/15%. Le concession­i avrebbero una durata di cinque anni, equivalent­e a un canone concordato, aumentando così le possibilit­à di affitto a lungo termine per i residenti. Escluse dalla necessità di autorizzaz­ione le prime case, che avrebbero invece limiti su base giornalier­a, e le singole stanze all’interno della propria residenza. La giunta comunale si è detta d’accordo con i principi dell’iniziativa ed ha accettato un incontro con tecnici ed assessori, che si svolgerà nei prossimi giorni.

Tra i promotori anche Andrea Segre, che con il suo film Welcome Venice ha partecipat­o attivament­e alla sensibiliz­zazione sul tema. «E’ una proposta ragionevol­e ma radicale - sostiene Giacomo Salerno, tra i fondatori di Ocio (Osservator­io Civico indipenden­te sulla casa e sulla residenzia­lità) - è un modo per restituire il potere politico ai cittadini». Si tratta inoltre di un’occasione di lotta contro le locazioni irregolari, che anche di recente si sono rivelate numerose e problemati­che.

"Giaretta L’iniziativa privata non può contrastar­e l’utilità pubblica

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Uno dei manifesti con il numero 49.999 comparsi in città nei giorni scorsi
La denuncia Uno dei manifesti con il numero 49.999 comparsi in città nei giorni scorsi

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