Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Al via il Salone nautico tra sostenibilità e storia «L’eccellenza del Paese»
Show sotto la pioggia. Turismo, code in piazzale Roma e pontili
VENEZIA «Salone nautico bagnato, Salone nautico fortunato», ha scherzato ieri il sindaco Luigi Brugnaro quando a pochi istanti dal taglio del nastro della manifestazione, giunta alla terza edizione, sull’Arsenale si è abbattuto un acquazzone. Con il fuggi fuggi degli invitati, le hostess a distribuire impermeabili usa e getta e il coro della Fenice (è riuscito solo a intonare l’Inno d’Italia) a ripararsi sotto la tensostruttura di uno stand. La pioggia si è presto interrotta — non il vento però e il cielo è rimasto bigio tutto il giorno — ma la cerimonia non è ripartita. Per fortuna, gli elicotteri della Marina militare avevano già sorvolato l’area di fronte al sottomarino Enrico Dandolo sventolando il tricolore e il gonfalone di Venezia.
In realtà, la pioggia non ha rovinato la festa per il ritorno del Salone con 300 imbarcazioni — il 25 per cento in più dell’anno scorso — e 200 espositori tra yacht extra lusso, barche tradizionali, di legno, green con motori elettrici e a idrogeno, dalle forme all’avanguardia e che strizzano l’occhio all’innovazione. Tra aziende che hanno fatto la storia, mostre e incontri all’Arsenale, il tempio della nautica della Serenissima. «L’arte navale è tornata a casa — ha detto Brugnaro — Abbiamo veramente un’importante esposizione, su cui puntiamo molto, in un luogo magico che coniuga tradizione e innovazione». L’industria nautica («eccellenza del Paese») come viatico di rilancio nel segno della sostenibilità. «Di cui Venezia si candida ad essere la capitale mondiale — ha continuato — perché qui certi avvenimenti climatici si notano di più: partiamo da qui perché il mondo possa studiare come reagire».
Dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta (che è anche presidente della Fondazione Venezia capitale della sostenibilità) le anticipazioni su come procederà il lavoro della nuova istituzione: «Riuscissimo a fare
"Brunetta L’idea è fare tutto l’anno saloni come questo, su tecnologie, gestione e uso del mare
tutto l’anno saloni come questo specializzati in tecnologie, in uso e gestione del mare — ha spiegato — Far nascere un hub del Mediterraneo: la Fondazione questo farà e il governo è questo che vuole fare a Venezia, città meravigliosamente impossibile che esiste grazie all’intelligenza dei veneziani: dobbiamo essere degni di questa eredità portando il meglio del futuro, nella più antica città del futuro». L’invito di Brugnaro e Brunetta, che insieme ieri hanno visitato le tese, è corale: «Venite a vedere il Salone». E magari anche i Musei civici (presenti al Nautico con l’area educational) e la Biennale ma «con il doveroso e dovuto rispetto».
Un messaggio diretto ai turisti che stanno tornando in massa a Venezia. Anche ieri sono arrivati a migliaia, nonostante il cielo sempre coperto, gli acquazzoni e il forte vento: i parcheggi in piazzale Roma si sono presto riempiti e a ora di pranzo si sono registrati rallentamenti sul ponte della Libertà. Code anche per salire a bordo dei vaporetti. «Mezzi strapieni, code lunghissime, servizi di Actv ridotti — ha protestato ieri la segretaria comunale Pd Monica Sambo — non è più accettabile questo tipo di trattamento a residenti e turisti». Anche il sindaco ieri ha polemizzato, non contro l’opposizione ma la Rai che ha deciso di rinunciare alla diretta della Regata delle Repubbliche marinare del 5 giugno: «Si oscura una pagina di storia».
Il Salone nautico resta aperto fino a sabato con un fitto calendario di appuntamenti tra incontri (oggi si parla di concessioni balneari), installazioni, visite al sottomarino Dandolo, alla cui ombra è possibile assaporare un aperitivo, prove di voga, gondola e vela in rio delle Galeazze.
"Brugnaro L’arte navale è tornata a casa, in un luogo di tradizione e innovazione