Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il Covid «spinge» i privati Record di esami e visite Medici pagati anche il triplo
Oltre 12 milioni di «ristori». Contato: sostegno al pubblico
VENEZIA Il Covid ha spinto le strutture sanitarie private. Bastano un paio di numeri per capirlo: dodici milioni e mezzo di «ristori», sottraendo, oltretutto, decine di medici agli ospedali pubblici allettandoli con stipendi più elevati. E’ il bilancio di due anni di pandemia che hanno visto i privati accreditati dare ampio sostegno all’Usl 3 nella gestione dell’emergenza ma uscirne, spesso, rafforzati. E’ il caso, tra gli altri, del Centro di Medicina. «In questi anni abbiamo aumentato il nostro organico di circa il 15 per cento», dice l’amministratore delegato Vincenzo Papes che, come altri privati, riesce ad offrire ai medici specializzati stipendi anche tre volte più alti di quelli del pubblico (si può arrivare anche a più di 9 mila euro). E in questi due anni ad alto tasso di stress, sono tanti gli ospedalieri che hanno ceduto alle sirene del privato, convinti anche da turni meno duri.
Nel biennio 2020-2021 la Regione ha erogato 12,5 milioni ai privati accreditati dell’area Usl 3 per supportare l’azienda sanitaria nell’erogazione dei tamponi, nella getoccato stione dei ricoveri Covid e nel recupero delle prestazioni sospese. Tra le diverse strutture, per esempio, il Policlinico San Marco, Villa Salus che ha ricavato un’intera area Covid per i ricoveri e appunto il Centro di Medicina che continua ad erogare tamponi. «Su un problema che ha ciascuno di noi, quello della gestione dei pazienti Covid e dei tempi di attesa indotti nell’erogazione delle prestazioni mediche — spiega il direttore generale dell’Usl 3 Edgardo Contato — il Servizio sanitario regionale ha fatto un investimento cruciale e ragionato: i fondi messi a disposizione delle strutture del privato accreditato certificano il sostegno e la fiducia attribuiti non solo alle strutture pubbliche, ma piuttosto ad una rete vasta, fatta di attori diversi e coordinati, che è stata ed è, così, tutta a disposizione degli utenti». I 12,5 milioni vanno sommati ai sostegni ordinari che gli accreditati ricevono ogni anno per supportare il sistema sanitario: circa 78 milioni, dei quali la voce più sostanziosa sono i 50 per i ricoveri.
Il supporto sul fronte Covid, ma soprattutto l’aiuto dato nel recupero delle prestazioni, ha però consentito ai privati di intercettare un bacino d’utenza che prima si rivolgeva solo al pubblico. E che in molti casi ora si è «fidelizzato» preferendo spendere anche di più per una visita evitando però le attese, necessariamente più lunghe, del pubblico. E i risultati si vedono perché tra l’erogazione delle prestazioni sospese e quelle nuove, tanti privati stanno registrando un boom di esami; che si riflette positivamente nelle loro casse. Nell’ultimo anno ad esempio sono cresciute del 20 per cento le prestazioni della Radiologia di Villa Salus. «Un risultato — spiega Christian Cugini, direttore della Radiologia di Villa Salus — frutto della sinergia con l’Usl 3 alla quale Villa Salus offre tutto il suo supporto per coprire la domanda del territorio, e soprattutto i ritardi dovuti all’emergenza Covid, ma che è anche dovuto ai tanti privati che scelgono la nostra struttura per l’eccellenza della sua strumentazione». Boom di visite anche nel Centro di Medicina dove l’Ortopedia, l’Oculistica e altre specialità «hanno erogato tra il 15 e il 20 per cento di prestazioni in più», conferma Papes ricordando che il network sanitario del Centro si amplierà presto. «Apriremo tre nuove strutture in Veneto, tra le quali la nuova Clinica Ambulatoriale a fianco della rotatoria della tangenziale di Mestre, a fianco di un ipermercato, che sarà pronta entro la metà del 2023».