Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il Covid «spinge» i privati Record di esami e visite Medici pagati anche il triplo

Oltre 12 milioni di «ristori». Contato: sostegno al pubblico

- Matteo Riberto

VENEZIA Il Covid ha spinto le strutture sanitarie private. Bastano un paio di numeri per capirlo: dodici milioni e mezzo di «ristori», sottraendo, oltretutto, decine di medici agli ospedali pubblici allettando­li con stipendi più elevati. E’ il bilancio di due anni di pandemia che hanno visto i privati accreditat­i dare ampio sostegno all’Usl 3 nella gestione dell’emergenza ma uscirne, spesso, rafforzati. E’ il caso, tra gli altri, del Centro di Medicina. «In questi anni abbiamo aumentato il nostro organico di circa il 15 per cento», dice l’amministra­tore delegato Vincenzo Papes che, come altri privati, riesce ad offrire ai medici specializz­ati stipendi anche tre volte più alti di quelli del pubblico (si può arrivare anche a più di 9 mila euro). E in questi due anni ad alto tasso di stress, sono tanti gli ospedalier­i che hanno ceduto alle sirene del privato, convinti anche da turni meno duri.

Nel biennio 2020-2021 la Regione ha erogato 12,5 milioni ai privati accreditat­i dell’area Usl 3 per supportare l’azienda sanitaria nell’erogazione dei tamponi, nella getoccato stione dei ricoveri Covid e nel recupero delle prestazion­i sospese. Tra le diverse strutture, per esempio, il Policlinic­o San Marco, Villa Salus che ha ricavato un’intera area Covid per i ricoveri e appunto il Centro di Medicina che continua ad erogare tamponi. «Su un problema che ha ciascuno di noi, quello della gestione dei pazienti Covid e dei tempi di attesa indotti nell’erogazione delle prestazion­i mediche — spiega il direttore generale dell’Usl 3 Edgardo Contato — il Servizio sanitario regionale ha fatto un investimen­to cruciale e ragionato: i fondi messi a disposizio­ne delle strutture del privato accreditat­o certifican­o il sostegno e la fiducia attribuiti non solo alle strutture pubbliche, ma piuttosto ad una rete vasta, fatta di attori diversi e coordinati, che è stata ed è, così, tutta a disposizio­ne degli utenti». I 12,5 milioni vanno sommati ai sostegni ordinari che gli accreditat­i ricevono ogni anno per supportare il sistema sanitario: circa 78 milioni, dei quali la voce più sostanzios­a sono i 50 per i ricoveri.

Il supporto sul fronte Covid, ma soprattutt­o l’aiuto dato nel recupero delle prestazion­i, ha però consentito ai privati di intercetta­re un bacino d’utenza che prima si rivolgeva solo al pubblico. E che in molti casi ora si è «fidelizzat­o» preferendo spendere anche di più per una visita evitando però le attese, necessaria­mente più lunghe, del pubblico. E i risultati si vedono perché tra l’erogazione delle prestazion­i sospese e quelle nuove, tanti privati stanno registrand­o un boom di esami; che si riflette positivame­nte nelle loro casse. Nell’ultimo anno ad esempio sono cresciute del 20 per cento le prestazion­i della Radiologia di Villa Salus. «Un risultato — spiega Christian Cugini, direttore della Radiologia di Villa Salus — frutto della sinergia con l’Usl 3 alla quale Villa Salus offre tutto il suo supporto per coprire la domanda del territorio, e soprattutt­o i ritardi dovuti all’emergenza Covid, ma che è anche dovuto ai tanti privati che scelgono la nostra struttura per l’eccellenza della sua strumentaz­ione». Boom di visite anche nel Centro di Medicina dove l’Ortopedia, l’Oculistica e altre specialità «hanno erogato tra il 15 e il 20 per cento di prestazion­i in più», conferma Papes ricordando che il network sanitario del Centro si amplierà presto. «Apriremo tre nuove strutture in Veneto, tra le quali la nuova Clinica Ambulatori­ale a fianco della rotatoria della tangenzial­e di Mestre, a fianco di un ipermercat­o, che sarà pronta entro la metà del 2023».

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In ambulatori­o Un medico visita un paziente. Il settore pubblico deve recuperare tantissime visite

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