Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il padre soldato liberò Venezia il figlio torna 70 anni dopo
Suo padre ha scattato una foto, a pochi passi dalla Basilica di San Marco, alla fine della seconda guerra mondiale. Era in piedi accanto a due commilitoni, uno accanto all’altro, giovani e sorridenti. La foto in bianco e nero ha fatto la storia della città, nei giorni della Liberazione ma anche quella della famiglia Wilson. Tre anni fa infatti Fred Wilson, il figlio del soldato, è venuto a Venezia e ha voluto la stessa foto del padre. «Ho sempre voluto visitare Venezia e fare una foto nello stesso posto in cui si trovava lui in quello scatto — scrive in una mail al sindaco Luigi Brugnaro — ad aprile 2019 il mio sogno si è avverato. Mi sono fatto fotografare lì, in piedi esattamente nello stesso punto in cui mio padre si era fatto fotografare in quelle ore concitate». Uno scatto
rubato, prima di tornare a casa, in America da chi, insieme agli inglesi e al Cln aveva contribuito a liberare la città tra il 28 e il 29 aprile 1945, in una situazione anomala anche per il resto d’Italia e che vede accanto al Comitato di liberazione nazionale e al Corpo volontari della libertà altri due interlocutori, la Curia patriarcale e due missioni alleate presenti in città, la Margot Hollis e la Corral. «Mio padre — continua Wilson — parlava spesso del suo amore per Venezia e per il popolo italiano. Purtroppo non poté più tornarci anche se avrebbe molto voluto farlo. Mi ha raccontato tutto quando ero ragazzo: gli ho promesso che un giorno avrei visitato Venezia con lui. Ha anche imparato a parlare italiano mentre era lì, quello che aveva per il vostro paese era un grande amore. Avrei voluto che potesse vivere abbastanza a lungo per fare il viaggio con lui, ma è morto nel 1998». Dopo aver ricevuto la mail Brugnaro ha raccontato la storia sui social: «Fred mi ha mandato la foto del padre, soldato americano che contribuì a liberare Venezia — si legge — nel 2019 ha avverato il suo sogno: fotografarsi a San Marco nello stesso punto».