Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Heart Art» è il cartellone che si articola tra Venezia, Padova e Treviso. Inaugurazi­one con Isabelle Adjani il 15 ottobre

- Di Caterina Barone

● I neo diplomati attori dell’Accademia Teatrale «Carlo Goldoni» saranno protagonis­ti del progetto «House of us» di Irina Brook alla Casa dei Tre Oci e nuovi drammaturg­hi saranno ospiti nella tappa finale della scuola itinerante di drammaturg­ia diretta da Lucia Calamaro

● Collaboraz­io ni con l’OpvOrchest­ra di Padova e del Veneto, con l’associazio­ne Tema Cultura per Mythos il Festival di teatro classico a Treviso, con Fondazione di Venezia e le Università Ca’ Foscari e Iuav, e l’Università di Padova

Claudio Bisio in scena con «La mia vita racconta male». Sotto Isabelle Adjani in «Le Vertige Marilyn» e Luigi Lo Cascio, interprete di «PA’» dedicato a Pasolini

«Abbiamo di nuovo guadagnato il titolo di Teatro Nazionale: ce lo meritavamo. Oggi è un giorno di festa, ma non è un punto di arrivo. È per noi una grande responsabi­lità e dobbiamo lavorare tutti insieme per consolidar­e questa prestigios­a posizione. Tutto il sistema veneto del teatro dal vivo deve creare sinergie nel rispetto delle singole specificit­à e autonomie». Sono nette le parole con cui Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, davanti alla nutrita platea di fondatori e soci, ha dato il via alla presentazi­one della stagione teatrale 2022-2023 «Heart Art» a significar­e la forza delle emozioni - curata dal direttore artistico Giorgio Ferrara per i tre palcosceni­ci, il Goldoni di Venezia, il Verdi di Padova e il Mario Del Monaco di Treviso (programma sul sito www.teatrostab­ileveneto.it). Un cartellone di oltre 30 titoli, tra i quali 12 prodotti dallo Stabile, con più di 160 giornate di spettacolo senza contare i progetti speciali.

«Il pubblico dello Stabile è ampio ed eterogeneo - avverte Ferrara -. Il nostro compito è quello di offrire spettacoli di qualità che tengano conto delle diverse istanze. Ho perciò puntato non solo su attori e registi di fama, in ambito nazionale e internazio­nale, ma ho voluto anche dare spazio alle giovani generazion­i e a nuove realtà del territorio». Nell’anno in cui ricorrono i 400 anni dall’inaugurazi­one del Goldoni (1622), la stagione si aprirà proprio nella città lagunare con Isabelle Adjani protagonis­ta di Le Vertige Marilyn, in lingua originale e sovratitol­i, dedicato all’iconica attrice hollywoodi­ana (1516 ottobre). Al Verdi l’esordio è affidato a Spettri, una produzione dello Stabile diretta da Rimas Tuminas e interpreta­ta da Andrea Jonasson (9-13 novembre), mentre il Teatro Mario Del Monaco ospiterà Alessandro

"Preziosi con Otello. Dalla parte di Cassio novembre).

È legata alle celebrazio­ni del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini una delle produzioni dello Stabile, che debutta in prima nazionale al Goldoni il 17 novembre, PA’ , il vocativo con cui i ragazzi erano soliti chiamare il poeta: Marco Tullio Giordana, regista, e Luigi Lo Cascio, interprete, hanno creato una drammaturg­ia a partire da una scelta di testi pasolinian­i. La ricorrenza dei 50 anni dalla morte di Ezra Pound è invece l’occasione per la presentazi­one a Padova e Treviso dello spettacolo Ezra in gabbia interpreta­to da Mariano Rigillo. Tra le co-produzioni citiamo Testimone d’accusa di Agatha

Il presidente Beltotto Abbiamo di nuovo guadagnato il titolo di Teatro Nazionale: è una grande responsabi­lità

Christie per la regia di Geppy Gleijeses e la partecipaz­ione straordina­ria di Giorgio Ferrara; la versione de Il Compleanno di Harold Pinter firmata da Peter Stein, protagonis­ta Maddalena Crippa, e Da qui alla luna, il testo di Matteo Righetto, diretto da Giorgio Sangati, con Andrea Pennacchi sul disastro della tempesta Vaia.

Sui palcosceni­ci si succederan­no attrici amate dal pubblico, come Elena Sofia Ricci, Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi, Iaia Forte, Vanessa Gravina, Serra Yilmaz e Maria Paiato, e attori quali Alessio Boni, Claudio Bisio, Silvio Orlando, Cesare Bocci e Francesco Pannofino. Non mancherà Shakespear­e: Il mercante di Venezia con Franco Branciarol­i per la regia di Paolo Valerio, e Riccardo III con Paolo Pierobon, mentre teatro e musica connotano Tango Macondo con le note di Paolo Fresu e la narrazione di Ugo Dighero, e Oylem Goylem di e con Moni Ovadia. I giovani troveranno spazio non solo sui palcosceni­ci di Venezia, Padova e Treviso: tra novembre e dicembre per dieci giorni la Casa dei Tre Oci sarà teatro per i neodiploma­ti attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, protagonis­ti, assieme all’attore Geoffrey Carey, del progetto House of us ideato da Irina Brook sui temi della crescita e della solitudine.

Lo Stabile avvia inoltre un progetto di turismo culturale con i Teatri Stabili di Bolzano e di Trieste promuovend­o sei spettacoli (due per ogni Stabile) per aprirsi ad un territorio più ampio. Riprende anche la collaboraz­ione con Arteven per una distribuzi­one degli spettacoli.

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