Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ipav, salve le famiglie fragili niente gara per gli alloggi Bando solo sui redditi alti
Pivotti: tuteliamo inquilini in difficoltà e i conti dell’ente
VENEZIA Ipav rivede il regolamento per la gestione del suo patrimonio immobiliare e le famiglie più deboli tirano un sospiro di sollievo: non «perderanno» la casa. «Siamo riusciti a tutelare la maggior parte degli inquilini, soprattutto le fasce più fragili», sottolinea il direttore di Ipav Francesco Pivotti. Si conclude così una vicenda che interessa 500 nuclei, perlopiù residenti in centro storico, e che rischiava di far esplodere una «bomba sociale». Tutto inizia a dicembre, quando l’ente approva un nuovo regolamento sugli affitti dove la modifica più sostanziale riguarda la riassegnazione degli alloggi una volta scaduto il contratto. Prima si rinegoziava il canone direttamente con l’inquilino, che quasi sempre manteneva la casa più o meno allo stesso prezzo. Il regolamento approvato a dicembre prevedeva invece che, dopo la disdetta, l’abitazione venisse assegnata tramite gara pubblica.
Il rischio è chiaro con un esempio: un’anziana signora, che vive sola, avrebbe dovuto sperare che non si presentasse un «concorrente» disposto a fare un’offerta superiore alla sua. Nel caso, avrebbe dovuto lasciare l’abitazione dove magari viveva da decenni. La modifica sarebbe stata introdotta, da un lato, per aumentare gli introiti dell’ente, dall’altro per adempiere all’articolo 4 della locazione degli enti pubblici che richiede la piena accessibilità a tutta la cittadinanza che deve avere la possibilità di poter provare a ottenere gli alloggi. La questione interessava 100 persone che rischiavano di perdere l’appartamento entro fine anno, e altre 400 negli anni successivi. E i casi simili a quelli dell’anziana signora non sarebbero stati pochi: se Ipav non è Ater, il suo patrimonio — perlopiù sito in centro storico — è frutto della fusione di cinque case di riposo aventi proprietà che, negli anni, sono state locate dando una corsia preferenziale alle famiglie fragili. Dopo mesi di lavoro, e un confronto serrato con il sindacato Unione Inquilini, Ipav ha approvato ieri un nuovo regolamento. «Abbiamo introdotto modifiche che tutelano principalmente gli inquilini in condizione di fragilità, sostenendo la residenzialità nel centro storico di Venezia — spiega Pivotti — assicurando però nel contempo una gestione del patrimonio in grado di garantire all’ente la redditività necessaria per sostenere la propria mission statutaria: le attività assistenziali a favore di anziani non autosufficienti, minori, disabili psichici e fisici».
Il nuovo regolamento prevede che famiglie con un Isee inferiore a 20 mila, over 65 o famiglie con minori senza altre proprietà immobiliari o con un componente disabile, possano rinnovare il contratto allo stesso prezzo senza passare per gara. Le famiglie con un Isee da 20 a 40 mila manterranno l’alloggio evitando la gara ma ci sarà una rinegoziazione del canone ad un prezzo all’interno degli accordi territoriali del Comune di Venezia, e quindi agevolato. Sopra i 40 mila le abitazioni vanno a gara, ma gli inquilini possono assicurarsela offrendo un’offerta pari alla più alta. Tutte le nuove assegnazione di case al momento sfitte, andranno invece a gara.