Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Vola l’inflazione, il Veneto fra le regioni più care Verona e Padova in top ten. E un’azienda aumenta i bonus (in soldi e benzina) ai dipendenti

- Dimitri Canello

VENEZIA I dati Istat diffusi ieri confermano, purtroppo, come il Nordest sia una delle zone d’Italia più colpite dai rincari. Dietro alle capofila Bolzano e Trento, fra le città vittime di un’inflazione non lontana dalle due cifre si collocano Verona - al quinto posto con una maggiore spesa annua di 1.885 euro e un rialzo dei prezzi, a maggio, dell’8,1% - e Padova, settima con una maggiore spesa annua di 1.815 euro e un’inflazione a maggio del 7,8%. La rilevazion­e, divulgata dall’Union e Italiana Consumator­i, prende a riferiment­o le città con più di 150 mila abitanti. Fra queste, ovviamente, c’è Venezia, dove le cose vanno un po’ meglio: si colloca al ventitrees­imo posto. Non va meglio al Veneto, al quarto posto nella classifica delle regioni più care, in termini di spesa aggiuntiva nell’orizzonte temporale dei dodici mesi. I dati parlano di 1.648 euro in totale, con un’inflazione media del 7,2% su base annua nello scorso mese di maggio.

Per contrastar­e un caro vita sempre più difficile da gestire per le famiglie, qualche azienda corre ai ripari offrendo bonus ai suoi dipendenti. È il caso, fra le altre, della D.B. Group. È salito, infatti, a 800 mila euro l’investimen­to straordina­rio in premi che la multinazio­nale di spedizioni, logistica integrata e consulenza doganale con sede a Montebellu­na (Treviso), ha destinato quest’anno per i lavoratori. La direzione ha comunicato l’erogazione, con la busta paga di giugno e per ciascun dipendente, di un contributo caro-vita del valore di 500 euro lordi e di un voucher benzina di 200 euro: «A piccoli passi - ha detto l’amministra­tore delegato, Silvia Moretto – stiamo avanzando verso la normalità pre-Covid, nonostante eventi purtroppo drammatici a livello mondiale. Ne viviamo gli effetti nella nostra quotidiani­tà con l’aumento generale dei prezzi e il momento è difficile per le aziende e per le famiglie. Ecco perché D.B. Group ha deciso di impegnarsi in maniera tangibile verso tutti i collaborat­ori con un contributo straordina­rio, oltre a quello di risultato». Il valore accordato per persona va quest’anno da un minimo di 2 mila ad un massimo di 4.500 euro, in ragione di anzianità e livello. I destinatar­i primi sono i circa 300 dipendenti in Italia (Montebellu­na, Milano, Verona e Prato) ma anche i 300 dipendenti delle 50 filiali all’estero con un ulteriore investimen­to di oltre mezzo milione di euro: «Ovviamente - ha precisato Moretto - la diversità di area geografica in cui essi operano non differenzi­a la loro relazione con la società». E un benefit in più, il «newborn kit», destinato a neo-mamme e, alla pari, ai neo-papà, è stato varato di recente. Si tratta di un vero pacchetto regalo per i neonati che include un buono spesa di 50 euro.

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