Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Città «green» Albrecht: futuro a piedi con meno auto
Città da ripensare, in nome del risparmio energetico, di una maggiore vivibilità per i residenti e decoro urbano. Ieri la commissione Lavori pubblici — presieduta da Deborah Onisto (Fi), presente l’assessore all’Università Paola Mar — è entrata nel merito del dibattito sul futuro che sta tenendo banco in tutto il mondo, tra postpandemia e cambiamenti climatici. E lo ha fatto invitando il rettore di Iuav Benno Albrecht a disquisire di spazi pubblici urbani. «Rispetto ad altri Paesi siamo molto più avanti — ha esordito — iniziano oggi a parlare di walkable cities (città percorribili a piedi, ndr)e di sistema dei quartieri che noi conosciamo dagli anni Cinquanta: fronti su cui siamo in vantaggio». Detto questo, la sfida dell’oggi è ripensare in chiave green tutti i centri abitati che «negli ultimi cent’anni sono stati progettati per le automobili — ha continuato — ora vanno pensati per i pedoni». I numeri parlano chiaro: il 90 per cento degli spazi delle città è destinato ai veicoli. «In futuro sarà solo il 5 per cento», ha aggiunto. Vanno anche cambiati materiali, con asfalti non più neri «per abbattere le temperature» e sistemi per raccogliere l’acqua come già si sta testando, ad esempio, a Dubai. «C’è tanto da fare, su energia e risorse idriche», ha continuato. Per il futuro, il rettore vede più residenti (Iuav sta lavorando al progetto Venezia come Boston sul potenziamento delle università) e «il ripensamento di interi quartieri — ha concluso — Venezia è già pedonale, abbiamo una marcia in più». (g. b.)