Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Bettin: «Troppi errori, ora azioni sociali e sanitarie»
Malore al mare muore Graziella la maestra di Portogruaro
«Quello dello spaccio a Mestre, e più in particolare nel quadrilatero che dal quartiere Piave arriva fino a Marghera, è un problema criminale, educativo, sociale, sanitario ed economico. Se si continua ad affrontarlo solo su uno di questi fronti non si riuscirà mai a risolverlo, anzi si finirà per fallire anche su quell’unico che si tenta di aggredire, perché si lascia scoperto tutto il resto». Gianfranco Bettin, sociologo e consigliere comunale Verde e progressista, ha una lunga esperienza nelle politiche di riduzione del danno: «Si era capito che sarebbe andata così ancora nel 2016, io stesso ho avuto modo di scontrarmi con il sindaco su questo argomento. Eppure le prove di quello che sostengo ce le ha fornite anche lui: la polizia locale è stata rafforzata, sono sempre sul posto, lavorano benissimo e con loro anche i loro colleghi degli altri corpi, assieme anche alla magistratura. Eppure da anni non cambia niente,
Mestre resta in cima alle classifiche per le morti di overdose, è evidente che questa strategia non funziona». Non che in Comune non esistano più assistenti sociali e operatori di strada, solo che sono rimasti in troppo pochi: «Da sette anni la situazione non è semplicemente problematica, è fuori controllo. Eppure il Comune - per il sociale e la Regione - per l’aspetto sanitario - non hanno messo un euro. Il problema è che Brugnaro ha fatto campagna elettorale promettendo altro, ora non vuole ammettere l’errore». (gi. co.)
Èstata la maestra di tante generazioni a Portogruaro. Ieri la 71enne Graziella Dainese, insegnante in pensione, ha perso la vita sul bagnasciuga della Brussa, a Caorle, poco dopo mezzogiorno, quando alcuni bagnanti hanno notato la sua sagoma abbandonata alla corrente nell’acqua bassa. I presenti l’hanno subito trascinata sulla sabbia e, nel frattempo, altri chiamavano il 118; l’elicottero del Suem è arrivato in poco tempo, partito da
Treviso, seguito subito dopo dall’ambulanza lanciata in tutta fretta dall’ospedale di Portogruaro. Purtroppo gli sforzi dei soccorritori non sono serviti: anche se i sanitari hanno cercato di rianimare la donna per circa mezz’ora. Sul posto sono poi arrivati anche i carabinieri per ricostruire l’accaduto e scoprire le generalità della donna, che al momento si crede possa essere stata vittima di un malore improvviso proprio mentre si trovava in mare, finendo quindi per annegare, ammesso che non sia stato proprio il mancamento a risultarle fatale. (gi. co.)