Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Scarcerata la coppia arrestata a Zanzibar «Giorni strazianti esperienza orribile»

IL CASO LA DECISIONE DEL GIUDICE Fuori su cauzione. Gli ex soci vicentini: «Felici per loro»

- Benedetta Centin

PADOVA Nella Bassa Padovana la famiglia di Francesca Scalfari ieri ha sciolto tensioni e angosce alla notizia che la 45enne era stata scarcerata assieme al marito, l’inglese Simon Wood, dopo oltre due settimane trascorse in cella in Tanziania, dove vivono da quindici anni e gestiscono lo Sherazad Boutique Hotel.

Erano stati arrestati il 7 giugno per le ipotesi di falso e riciclaggi­o di denaro, in seguito alle indagini scaturite dall’esposto presentato nel 2019 da una coppia di vicentini con la quale erano stati in affari e che una sentenza, di recente, avrebbe ripristina­to come soci di maggioranz­a. Proprio la contestazi­one di riciclaggi­o di denaro aveva portato alla detenzione in carcere: accusa che ieri il giudice dell’Alta Corte di Zanzibar, alla seconda udienza, ha fatto cadere (tre capi di imputazion­e su tredici). Di qui la scarcerazi­one su cauzione di 20mila dollari pagati a stretto giro - della coppia italo inglese.

«Finalmente a casa! Dopo tre strazianti giorni di rinvii senza sapere se potevano uscire dal carcere, ora ci scoppia il cuore di gioia pensando che finalmente possono stare insieme e parlare ogni volta che lo desiderano con le loro famiglie, soprattutt­o con il figlio Luca (l’undicenne è con i nonni nel Padovano ndr)» il messaggio della pagina Facebook creata dal fratello di lei, Marco. «Nel frattempo diamo loro il tempo di rimettersi ed elaborare quanto accaduto e godere di un po’ di pace e privacy» prosegue il messaggio, che si chiude con i ringraziam­enti per «il sostegno, le preghiere e i messaggi».

La padovana, una volta a Zanzibar City con il marito, ha fatto sapere: «Siamo finalmente a casa, emozionati. Abbiamo sempre creduto nella giustizia e nel percorso della legalità. Per questo, nonostante le trecipato dici accuse con rischio di carcerazio­ne, ci siamo comunque messi a disposizio­ne della legge. Andando anche incontro alla carcerazio­ne più dura». E poi i ringraziam­enti: «Alla giustizia oggi, a quest’isola che abbiamo sempre amato – continuano i coniugi - e grazie al supporto di amici e familiari di tutto il mondo che ci hanno sostenuto in questa esperienza orribile che non auguriamo di vivere mai a nessuno».

Ma per loro non è finita qui. «Il giudice non ha avuto alcun dubbio a far decadere le accuse di riciclaggi­o, e ora il processo continuerà per gli altri capi di imputazion­e minori» fa sapere il legale della coppia in Italia, l’avvocato bassanese Manuela Castegnaro. Ma è anche vero che la pubblica accusa ha antiche farà appello contro la decisione della corte: il magistrato, di suo, aveva sollecitat­o che la coppia rimanesse in carcere fino alla sentenza ma il giudice ha negato la richiesta visto che non esiste pericolo di fuga, visto che abitano e lavorano nell’isola da tempo e sono rimasti sempre a disposizio­ne delle autorità.

Sollevati dalla scarcerazi­one anche i coniugi bassanesi Giovanni Viale e Isabella Ferro, a loro volta a Zanzibar, che avevano formalizza­to denuncia nel 2019 e che lamentano di aver investito circa un milione di euro in quel resort senza mai essere stati liquidati. Nemmeno liquidati dei soldi prestati alla coppia. «Siamo contenti che Scalfari e Wood siano stati scarcerati, eravamo in apprension­e per loro – dichiara l’avvocato Teobaldo Tassotti, anche a nome dei Viale – la giustizia zanzibarin­a farà il suo corso e, dal canto nostro, auspichiam­o che ora vi sia una trattativa equa con Scalfari e Wood che riconosca i diritti di natura civilistic­a dei miei assistiti».

Lo stesso legale bassanese fa sapere di aver ricevuto mandato di procedere anche per altri aspetti. «Adesso ci sono da valutare diffamazio­ne e calunnia: i Viale sono stati accusati di essere stati i responsabi­li della carcerazio­ne della coppia, qualcuno ha offeso la loro reputazion­e e procederem­o anche con richieste di risarcimen­to».

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Liberi Francesca Scalfari e il marito Simon Wood con uno dei loro avvocati, subito dopo la scarcerazi­one

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