Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Prenotazione obbligatoria si parte con il Redentore Domenica 40 mila a Rialto
Il portale per il Qr Code attivo dai primi giorni di luglio
VENEZIA Prenotazione obbligatoria per venire a Venezia: le prove generali si faranno al Redentore. «Il portale sarà attivato ai primi giorni di luglio per le consuete prenotazioni per le barche ma anche per i posti in riva. Una simulazione, in scala ridotta, del sistema col codice Qr code che si allargherà a tutta la città», annuncia il direttore generale di Venis Marco Bettini alle commissioni consiliari che ieri hanno approfondito il ruolo della Smart control room. Ingente investimento di Ca’ Farsetti che con l’assestamentovariazione di bilancio avrà quest’anno 1,2 milioni di finanziamento. «Per farci cosa?», ha chiesto Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme). Intanto, il portale web per le prenotazioni delle visite alla città che devono essere sperimentate questa estate annunciate dal sindaco Brugnaro, prima che diventino obbligatorie dal 2023. Non c’è ancora ma ci sarà la versione «demo» per il Redentore, assicura Bettini. Poi c’è la rete di sensori che conta i turisti e le loro Sim card che va messa a punto: quando a Pasqua sono stati contati 20 mila pernottanti in più rispetto ai posti letto che la città può materialmente offrire, il calcolo era errato, ha ammesso il direttore, rispondendo al capogruppo Pd Giuseppe Saccà.
«L’aggancio al servizio roaming per gli ospiti stranieri può portare ad errori di interpretazione sull’attività delle sim card dei cellulari — precisa — Dare i dati adesso, è un boomerang. Più ne abbiamo, più possiamo affinare la loro interpretazione: li confrontiamo con altri per avere la prova del nove». I dati che abbiamo: domenica scorsa, sul ponte di Rialto sono passate 40 mila persone (22 mila sul versante riva del Ferro, 18mila su riva del Carbon): sabato erano 39.980 verso San Bartolomeo e 34.746 verso la Pescheria; sul ponte della Costituzione 20.118 in direzione stazione e 15.610 verso piazzale Roma; in Strada Nova 16.128 verso santi Apostoli e 13.018 verso Santa Lucia. Dati che, così, non raccontano tendenze e flussi. Venis ci sta lavorando. «La chiave è la condivisione con la comunità scientifica attraverso protocolli dei dati raccolti e le modalità di elaborazione degli stessi», nota Saccà, chiedendo quando saranno messi a disposizione. Sono venuti dall’Mit di Boston e dalle più prestigiose università europee a visitare la Smart control room, che è una cosa unica al mondo.
Oggi alla plancia c’è un solo data scientist a interpretare i numeri. Che sono talmente tanti che l’archiviazione avviene in un posto definito «Data Lake», tanto è immenso. Sono tanti i biga data interessanti: quelli del sistema Moma in grado di vedere in tempo reale quante barche e di che tipo passano nei canali e del sistema Sisa, in via di completamento che ne calcola anche la velocità ai fini sanzionatori che insieme potrebbero mandare in soffitta le polemiche sul Gps. Ma anche quelli di chi si imbarca su motoscafi e vaporetti: utili a capire se i servizi Actv sono adeguati, dice la segretaria dem Monica Sambo.