Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ristorante chiuso e locali fuori norma cibi conservati male «Con certe medicine non esporsi al sole»
VENEZIA Un ristorante chiuso e sequestri di alimenti fuori norma in altri dieci locali. È il risultato delle 151 ispezioni che gli operatori sanitari del Sian (Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Usl 3) hanno fatto in tutto il territorio nelle prime tre settimane di giugno. Controllati stabilimenti balneari, attività ambulanti, chioschi e locali estivi. I motivi che portano alle sanzioni e alle chiusure sono quasi sempre dovuti alla mancata tracciabilità della merce, alla non corretta igiene del locale e al mancato rispetto delle scadenze per mettere a norma l’esercizio. In totale la scorsa estate (e si prevede di raggiungere numeri simili anche quest’anno) i sopralluoghi sono stati 800 (2.600 all’anno), con 202 sanzioni nel 2021 e 15 chiusure di locali. «Rispetto della catena del freddo, corretta conservazione nei frighi, etichette e temperature: d’estate tutto diventa più delicato e gli esercizi che somministrano cibi e bevande anche solo provvisoriamente aumentano», spiega Marianna Elia, biologa nutrizionista e responsabile dell’Unità operativa semplice Igiene e nutrizione dell’Usl 3. I rinforzi dell’azienda sanitaria entrano in azione specie in questi mesi nelle località turistiche, per garantire la qualità e la giusta conservazione di
quello che mangiamo. Non solo, per proteggerci meglio dalle ondate di calore l’Usl 3 fornisce alcuni consigli su cosa mangiare e bere. «Per le categorie più fragili la corretta idratazione è fondamentale — continua Elia — Bere almeno 2 litri di acqua al giorno (8 bicchieri) indipendentemente dallo stimolo della sete e tenere sempre la bottiglia a portata di mano».
Meglio moderare, spiega la biologa, le bevande zuccherate che al momento danno ristoro ma poi aumentano la sete. È bene non saltare i pasti e fare una colazione adeguata. «Cereali non zuccherati, yogurt, frutta e una spremuta per le vitamine e gli anti-ossidanti», precisa. L’afa cambia le reazioni fisiologiche anche per l’assunzione dei farmaci. «Se si prendono antibiotici o anti-infiammatori meglio non esporsi al sole per evitare reazioni allergiche», spiega Susanna Zardo, responsabile dell’Unità operativa Assistenza farmaceutica Usl 3. «Chi assume cure per la pressione deve tenere conto del cambio di temperatura e che i farmaci in generale in caso di disidratazione si concentrano di più nel sangue».