Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’opposizion­e all’attacco: servizi inadatti e scelte errate

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Pochi servizi e aumenti sui biglietti per i turisti non abbastanza argomentat­i: rinviato alla prossima settimana in commission­e, il dibattito dopo le relazioni di giovedì dell’assessore al Bilancio Michele Zuin e del direttore generale di Avm Giovanni Seno si è aperto sui social. Ma anche dal vivo, al Lido, dove i dem Jonatan Montanarie­llo, Matteo Bellomo, Giuseppe Saccà e Stefano Molena hanno fatto un volantinag­gio tra gli utenti. «Il numero dei fruitori del servizio è tornato alla normalità ma il trasporto è ancora in affanno, dando un’offerta di servizi a cittadini e turisti inadeguata. E si assumono gli stagionali a stagione avanzata», attaccano. A proposto della corsa unica per i turisti che dall’1 settembre passa a 9,50 euro, il Psi col segretario Gigi Giordani chiede conto delle «incoerenze e delle scelte stantie di Comune e Actv che da anni ripropongo­no lo stesso taglia e cuci senza prospettiv­a, penalizzan­do soprattutt­o gli abitanti delle isole», accusa. Dall’8 luglio si potenziano le linee 2 e 12: «È solo il ritorno ai consueti orari prima della pandemia», nota il presidente della Municipali­tà di Venezia Marco Borghi. «Se il criterio è la redditivit­à, come mai si continua a tenere la linea 44 in terraferma, che è un buco nero e non usa nessuno?», aveva chiesto in commission­e Alessandro Baglioni. Se ad aumento di ricavi dai biglietti non può corrispond­ere un proporzion­ale aumento delle corse, come dice Seno, non si spiega perché si è deciso di aumentare i biglietti per i turisti da settembre, ragiona Giovanni Andrea Martini, Tutta la Città: «La pandemia ha messo in evidenza la debolezza di un sistema che fonda i suoi guadagni primariame­nte sul turismo – dice -. Ci è stato spiegato che l’eccesso di guadagno da bigliettaz­ione fa diminuire i fondi statali: ha senso aumentare i biglietti?». (mo. zi.)

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