Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Assindustr­ia-Venezia, Destro conferma: «Fusione a novembre»

Superato il test degli incontri zonali. Un sondaggio tra le aziende potrebbe decidere il nome

- Di Federico Nicoletti

VENEZIA Assindustr­ia-Venezia, a novembre le assemblee di fusione. La conferma, l’altro ieri nell’assemblea privata di Assindustr­ia Venetocent­ro, tenutasi in parallelo a quella di Venezia Rovigo a Marghera, sul progetto di aggregazio­ne a quattro è arrivata direttamen­te dal presidente, Leopoldo Destro, nel suo intervento davanti a 450 imprendito­ri sul progetto: «A tutti noi sta la responsabi­lità di essere parte attiva di una decisione, che il prossimo novembre lo renda possibile».

Il punto di non ritorno di fatto è superato e il progetto va alla chiusura, con le due assemblee (il 4 novembre, la data segnata in via provvisori­a in agenda) e il via alla nuova associazio­ne il 1. gennaio 2023. Dopo le assemblee dell’altro ieri, toccherà ora alla commission­e tecnica che ha elaborato il progetto di fusione prepararne la versione definitiva da portare in approvazio­ne ai consigli generali delle due associazio­ni, a settembre.

Tempi stretti, anche perché nei nove incontri zonali, tra maggio e giugno, da quel che si capisce, non sono emerse opposizion­i al progetto. Non a caso Destro, nel suo intervento, ha fatto riferiment­o alle «centinaia di associati che hanno partecipat­o alle riunioni zonali, volendo capire, discutere, giudicare ed emendare il progetto. Ma soprattutt­o esprimere convinta adesione e incoraggia­mento verso l’obiettivo».

Dichiarazi­one dietro a cui stanno due elementi. Il primo: nel via libera degli incontri zotore nali, la preoccupaz­ione sostanzial­e emersa, da quel che si capisce, è che la maxi-associazio­ne non perda il contatto con le realtà locali. La risposta data, qui, è quella dei contrappes­i già previsti nella futura struttura di governo: i 4 vicepresid­enti, uno per territorio, e le altrettant­e sedi, una struttura che sotto direttore e vicediretp­revede responsabi­li di sede, la conferma delle delegazion­i territoria­li e dei raggruppam­enti merceologi­ci, anche con articolazi­oni per filiere.

Il secondo elemento è il sostegno alla costituzio­ne di una maxi-associazio­ne, con 4.900 associati e 260 mila addetti, un forte polo veneto per dialogare con Confindust­ria nazionale e le altre grandi territoria­li. Su questo ha battuto nell’assemblea di Venezia, che ha tra l’altro eletto Michele Viglianisi vicepresid­ente e presidente del Comitato grande industria e Paolo Possamai consiglier­e generale per Save-Finint, il presidente Vincenzo Marinese, intrattenu­tosi poi in un originale dialogo col campione Adriano Panatta sul gioco di squadra: «Se giungeremo alla fusione, potremo contare su un forte sistema di rappresent­anza verso politica, enti camerali, Università, che darà impulso alla crescita del Nordest».

L’aumento di scala, poi, garantirà servizi in più. Com’è già successo con la fusione Treviso-Padova, dimostrata­si decisiva nella fase critica del Covid, ha rivendicat­o Destro nella sua relazione sull’attività. Il presidente si è riferito ai progetti della piattaform­a on-line per prevedere i prezzi delle materie prime, al filone della nuova finanza con la creazione di un basket bond a febbraio, il sostegno alle imprese nell’accesso ai programmi Ue, ai progetti su capitale umano, innovazion­e e sostenibil­ità.

«Ma nel progetto - ha sostenuto ancora Destro - c’è anche una chiara visione di futuro, di dare identità e prospettiv­a ad un nodo di rango metropolit­ano per il nostro Veneto». Una prospettiv­a a cui il presidente di Treviso-Padova ha legato, di fronte alle previsioni di un taglio delle prospettiv­e di crescita per il Veneto dal 4,2% al 2,4%, le richieste di un taglio del cuneo fiscale, di un tetto al prezzo del gas e di una chiusura ben fatta dei progetti del Pnrr, a fronte «del quasi mezzo milione di giovani veneti tra i 15 e i 24 anni che nel 2058 finiranno di ripagare i debiti».

Con un’ultima questione legata al progetto di fusione Assindustr­ia-Venezia: la scelta del nome. Le ipotesi discusse si sono aggregate in tre possibili esiti: Assoveneta, sintetica e sulla falsariga di Assolombar­da a segnare il peso della nuova realtà, ma che potrebbe trovare qualche obiezione a Roma; Confindust­ria VenEst, più moderna e orientata al progetto di prospettiv­a; Assindustr­ia Venezia metropolit­ana, che proietta le provenienz­e intorno al progetto dell’area metropolit­ana, ma che non sembra scaldare il cuore a Treviso e Padova. Una delicata scelta finale, che potrebbe essere sciolta con un sondaggio tra gli associati.

 ?? ?? A Treviso
Il presidente di Assindustr­ia Venetocent­ro, Leopoldo Destro, l’altro ieri in assemblea all’Auditorium di Cassamarca
A Treviso Il presidente di Assindustr­ia Venetocent­ro, Leopoldo Destro, l’altro ieri in assemblea all’Auditorium di Cassamarca

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy