Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il Benetton piazza il colpo con Watson
Tre squadre in A1, tre nuovi progetti tecnici e la forza di un movimento veneto che sta tornando a essere una presenza concreta sia nel settore maschile che nel femminile. È il quadro che coinvolgerà Reyer Venezia, Treviso Basket e Scaligera Verona nella prossima stagione, le squadre che rappresenteranno il Veneto in serie A. Con Denis Marconato, ex centro di Benetton Treviso, Reyer Venezia e Nazionale (un oro e un bronzo europei in tasca, più il leggendario argento olimpico di Atene 2004), è il momento di provare a fare il punto della situazione.
Marconato, come vede dall’esterno Venezia, Treviso e Verona per la prossima stagione di Serie A?
«Innanzitutto sono contento per il ritorno di Verona tra i big. In primis per il mio amico Frosini, poi perché è una società storica del basket, che ha fatto molto bene in questi anni. È un ottimo segnale perché vuole dire che tutto il movimento sta crescendo. Poi c’è Venezia, che ormai si è consolidata come una forza europea, mentre Treviso si appresa ad aprire un nuovo ciclo. Sarei felice di vederle tutte e tre fra le prime otto».
Tanto la Nutribullet quanto l’Umana sono pronte a cambiare molto: quali sono i rischi di un restyling?
«Cambiare tutto comporta uno sforzo immenso per mettersi sulla strada giusta subito, o almeno nel minor tempo possibile. La Reyer ha caratura continentale e una solidità economica che le permetterà di allestire un roster di prima qualità. Credo proprio che faranno un’ottima stagione. Treviso ricomincia quasi da zero: sono andati via quasi tutti i giocatori e devono fare i conti con un budget più ridotto.C’è il rischio di non riuscire a trovare sempre il giusto mix tra talento e costo».
Verona dovrà confrontarsi con il salto di categoria, che spesso non è facile…
«Sarà tutto nuovo per loro. Arrivano al piano più alto, ma vedo una società e un progetto tecnico davvero ben attrezzato.
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● Ha vinto 4 scudetti, 8 Coppe Italia, 4 Supercoppe, due Saporta. Con l’Italia oro, argento e bronzo agli Europei e l’argento olimpico 2004.
Il derby tra Reyer Venezia e Nutribullet Treviso, al Taliercio, a fine aprile: con la Scaligera ora le venete in A sono tre
Hanno tutte le carte in regola per poter essere la sorpresa di questa stagione, ripartono da un gruppo consolidato e sul mercato si stanno muovendo bene».
Con Marcelo Nicola ha giocato sei stagioni alla Benetton, quindi lo conosce molto bene: come sta plasmando la sua Treviso?
«Stanno cercando di fare la squadra nel miglior modo possibile con le risorse che hanno. Punteranno molto sugli stranieri. Marcelo lo conosco bene, quello che porta lui
è sicuramente tanta energia a tutto l’ambiente. Vorrà fare una squadra che diverta, anche perché c’è da far tornare il pubblico al Palaverde. Mi aspetto colpi importanti alla fine del mercato».
La Reyer potrà tornare a competere con Milano e Virtus Bologna?
«La Reyer ha sempre fatto bene in questi anni, con roster di grandi livelli, sono certo che sarà una protagonista del mercato. Potrebbe essere la vera outsider per il titolo, anche grazie alla guida esper
ta di De Raffaele».
Verona è partita con ii colpi Imbrò e Cappelletti in regia, che cosa ne pensa?
«Sono due ottimi giocatori. Imbrò gestisce il campo in maniera eccellente, Cappelleti ha fatto un grande campionato in A2. Sono due italiani di livello. E poi c’è Casarin che ha dimostrato di essere un giovane di grandissima qualità. Con la spinta del loro pubblico potranno dar fastidio a tante avversarie nella prossima stagione».
Inizia con un sontuoso colpo di mercato il mese di luglio del Benetton. La franchigia trevigiana ha infatti firmato l’inglese Marcus Watson. Classe 1991, Watson è un trequarti duttile, sa giocare sia da ala che da estremo, ha spiccate qualità di «finisher» e un ottimo gioco al piede, viste le tante trasformazioni a segno in carriera. «Sono molto felice di aver firmato per il Benetton — le sue prime parole — ho parlato con alcuni giocatori che hanno giocato in biancoverde e mi hanno raccontato di quanto prestigioso sia il club; sono molto carico e pronto ad unirmi alla famiglia dei Leoni. Voglio garantire il mio apporto e aggiungere ulteriore valore ad un settore già occupato da giocatori con ottime abilità». Un innesto di qualità per il Benetton che in vista dei tanti impegni stagionali, sta preparando un roster di primo livello. «Con la partenza di Coetzee, era importante trovare un profilo che potesse dare profondità alla rosa nel ruolo di estremo ed ala anche in funzione dei periodi in cui la squadra dovrà fare a meno dei numerosi atleti Nazionali presenti nel nostro organico — spiega il direttore generale, Antonio Pavanello — la scelta è così ricaduta su Watson perché si tratta di un giocatore duttile, poiché capace di ricoprire entrambi i ruoli, e dalla notevole esperienza internazionale. Inoltre Marcus è un ottimo finalizzatore, caratteristica che potrà dare maggiore consistenza e imprevedibilità al nostro attacco». (r. s.)
Il punto «Essere tornati con tre squadre ai massimi livelli è un qualcosa che fa bene a tutti»