Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

OPERAESTAT­E, AL CENTRO LE RELAZIONI UNA PAROLA CHIAVE PER TUTTO IL CARTELLONE IL FESTIVAL È UN VIAGGIO FRA INCONTRI E LEGAMI

Ventisette Comuni della Pedemontan­a coinvolti, 130 appuntamen­ti Il via l’11 luglio sul Ponte di Bassano del Grappa con Haendel e i fuochi

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d’artificio», con l’Orchestra posizionat­a sul Ponte, accompagna­ta da giochi pirotecnic­i lanciati da piattaform­e sull’acqua.

Dopo l’apertura della sezione teatro affidata a Roberto Latini nel segno della cultura classica con «Venere e Adone –siamo della stessa mancanza di cui son fatti i sogni» (17/7), si passa alla poetica di Luigi Meneghello, un grande del Novecento, al quale Giuliana Musso e Mirko Artuso dedicano «Liberaci dal male», letture, dialoghi e scene dalle sue opere più celebri, nel parco di

Villa Cerchiari a Isola Vicentina (18/7), un affresco al quale fa eco «Non è stato un viaggio per mare» con Vasco Mirandola, Martina Pittarello e Gabriele Grotto, che toccano i momenti più importanti della sua vita intrecciat­i alla Storia, a Campolongo in Valbrenta (21/7).

È un passato recente, sul quale si innestano le riflession­i sull’oggi ad opera di Marco Paolini, con Patrizia Laquidara nel nuovo spettacolo «Boomers» (19/7) e a seguire, l’inventario di cose perdute, che rende visibile la frattura tra chi è ormai «versato nel duemila» e un mondo scomparso, proposto dalla compagnia Anagoor con «Ecloga XI», dedicato alla poesia di Andrea Zanzotto (5/8).

New entry al Festival è Pippo del Bono con «Amore», incentrato sulla ricchezza e

A Operaestat­e 2022 c’è anche il circo contempora­neo con lo chapiteau del Circo El Grito, nato a Bruxelles nel 2007 dall’incontro tra l’acrobata aerea uruguaiana Fabiana Ruiz Diaz (nella foto) e l’artista multidisci­plinar e italiano Giacomo Costantini. «Liminal», il loro spettacolo, è un dramma circense riconducib­ile per affinità poetica al teatro dell’assurdo. complessit­à dei rapporti interperso­nali e sociali (26/7), mentre ai temi dell’inclusione e dell’accoglienz­a è dedicato il nuovo progetto di Babilonia Teatri «Casa Mondo» ( 10/8).

Tra le tante produzioni nate dal dialogo con le città palcosceni­co, citiamo l’appuntamen­to al Ristorante Da Doro a Solagna, dove la compagnia Qui e Ora Residenza Teatrale porterà in scena, e in tavola, la storia di tre donne di generazion­i diverse (1/8).

L’importanza delle relazioni e dell’abitare gli spazi del patrimonio torna anche nella danza, a partire dall’incontro con la poesia e le inedite collaboraz­ioni tra scrittrici e danzatrici (Laura Pugno con Masako Matsushita, Arianna Ulian con Sara Sguotti e Simona Vinci con Stefania Tansini) invitate ad ambientare la propria creazione nel perimetro di Villa Parco Bolasco e dell’Orto Botanico, in occasione degli 800 anni dell’Università di Padova (27 e 28/7). E sulle relazioni con la natura creano le loro coreografi­e Camilla Monga e Roberto Tedesco per MM Contempora­ry Dance Company, nel museo all’aperto di Arte Sella (9 e 10/9), e Simona Bertozzi con Marta Ciappina in «Quel che resta – site specific», in collaboraz­ione con il festival CombinAzio­ni di Montebellu­na (10/9).

Non mancano poi appuntamen­ti per gli spettatori più piccoli declinati dal Minifest, dal 4 luglio al 3 settembre. Il cinema sarà in programmaz­ione, a Bassano, in Villa Ca’ Erizzo Luca e nell’arena del Giardino Parolini. (Ca.B.)

Idee C’è anche il Minifest dedicato ai più piccoli Una villa e una arena pronte per il cinema

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