Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Consiglio in presenza dopo le vacanze 153 mila euro per il software di Venis

Damiano: sedute miste per motivi di salute. Vela e Actv, nominati i sindaci

- Mo. Zi.

VENEZIA Tra una settimana le ultime convocazio­ni per l’approvazio­ne della variazione di bilancio, poi a settembre il Consiglio comunale tornerà a riunirsi in presenza in modalità mista dopo due anni e mezzo di collegamen­ti da remoto. L’annuncio lo ha dato ieri la presidente Ermelinda Damiano: «Ho mantenuto ciò che avevo annunciato e promesso. Ho fatto la scelta di tutelare la salute dei consiglier­i e delle loro famiglie in questi mesi, e sono confortata dal fatto che alcuni consiglier­i di minoranza abbiano apprezzato la mia scelta di prudenza in una fase di pandemia che è formalment­e cessata ai fini legislativ­i ma non nella realtà dei fatti: nell’ultima settimana abbiamo avuto il triplo di casi di contagio tra dipendenti del Comune». C’è il triplo di casi in tutta Italia.

A settembre si tornerà nell’aula di Ca’ Farsetti in modalità mista: 36 consiglier­i a due metri di distanza, come da protocollo medico aggiornato dieci giorni fa, e un nuovissimo sistema tecnologic­o che permetterà alla segreteria generale, ai dipendenti e ai tecnici di seguire da remoto per non intasare i metri quadri del piano nobile del palazzo comunale. Lo sta mettendo a punto Venis, partecipat­a del Comune che ieri ha visto aumentato lo stanziamen­to di altri 25 mila euro per portare l’aggiorname­nto dei sistemi al budget di 153 mila euro: la nuova tecnologia permetterà la connession­e da remoto a dirigenti, uffici e ai consiglier­i positivi al Covid. Per mantenere la conquista del lavoro politico a distanza, l’Anci ha preparato una bozza di modifica dei regolament­i comunali. A settembre si deciderà anche come stare in aula abbastanza distanti da evitare contagi delle «enne» varianti Omicron: si pensa a turni nell’arco delle otto-dieci ore di seduta tra aula e sedi dei gruppi. I lavori di consiglio e commission­e non si sono mai fermati, da marzo 2020. Ma l’accesso agli atti ha raggiunto livelli mai visti prima: «In questo scorcio di legislatur­a, un totale maggiore che nelle precedenti», dice l’assessore al Bilancio Michele Zuin (non è chiaro se nella statistica entrino anche le crescenti richieste dei consiglier­i di maggioranz­a fatte per vie ordinarie contando sull’effetto «priority»: gli interessat­i spiegano che altrimenti un accesso agli atti dalla maggioranz­a viene visto come fuoco amico). «Troppi accessi? La giunta non risponde mai alle interrogaz­ioni», ribatte il capogruppo Pd Giuseppe Saccà.

Intanto, la giunta ha deciso alcune nomine: confermati nel collegio sindacale di Actv l’uscente Maurizio Zuin, fratello dell’assessore Michele, e Flavio Miozzo; per Vela Adriano Giugie, Giovanna Ciriotto, Michele Devivo, Alberta Voltolina e Andrea Burlini. Per Lorenzo Pacagnella (fucsia, Municipali­tà di Venezia) pare si profili una nomina da parte della Città metropolit­ana nel consigli di amministra­zione del Foscarini.

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Sedute in remoto Dalle elezioni solo l’insediamen­to è stato in presenza

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