Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Valente da oggi in gruppo, Padova ha il suo jolly
L’ex Palermo può ricoprire più ruoli offensivi, Torrente lo schiererà da esterno o mezzala
Si allenerà a partire dalla giornata di oggi Nicola Valente, l’ultimo acquisto di una sessione di calciomercato invernale davvero importante per il Padova.
Il centrocampista rosanero ha lasciato ieri la Sicilia e si unirà al gruppo a partire dall’allenamento in programma alla Guizza dopo aver firmato il contratto fino al 30 giugno 2026 con il suo nuovo club. Vincenzo Torrente ha in mente due soluzioni per il suo impiego: la prima come esterno di centrocampo in una linea a cinque, la seconda come mezzala offensiva nel 3-5-2. Valente nasce esterno destro offensivo, poi nel corso degli anni si è evoluto, sino a trasformarsi in un centrocampista totale che sulla carta alza ulteriormente il livello della squadra. Il tutto mentre il Padova
"Bianchi Alla rimonta sul Mantova noi ci crediamo, la storia recente insegna che altri ce l’hanno fatta
ripartirà dalla trasferta di domenica sera a Verona, contro la Virtus di Gigi Fresco, ancora una volta con una partita da disputare dopo il Mantova, che a sua volta è di scena a Zanica con l’Albinoleffe. Un duello a distanza che per ora vede le due contendenti divise nella graduatoria da sette punti di gap, otto se si considera lo scontro diretto a favore della capolista (1-1 all’andata al Martelli e 5-0 al ritorno all’Euganeo). Sul mercato il Mantova ha preso De Maio e Bombagi, limitando al minimo indispensabile gli innesti, mentre il Padova ha messo a segno cinque importanti operazioni in entrata. Oltre a Valente sono arrivati Tordini dal Lecco, Crisetig a parametro zero, Zamparo dalla Virtus Entella, Faedo dalla Virtus Verona. Sul fronte cessioni De Marchi passa al Taranto, Granata alla Virtus Entella e Calabrese al Gubbio.
Ieri, nel frattempo, alla Guizza è stata la volta di Nicolò Bianchi, autore del suo primo gol stagionale domenica a Novara, presentarsi davanti a microfoni e taccuini. «In parte il gol segnato al Piola è stata una liberazione — ammette Bianchi, uno dei meno positivi nel girone d’andata, in cui peraltro è stato impiegato col contagocce — quando un ragazzo non gioca e non attraversa un periodo semplice un gol è una liberazione, in passato nella mia carriera ammetto che ero abituato bene. Io cerco di dare sempre il massimo, penso di averlo sempre dimostrato, cercherò ancora di più di farlo». Bianchi spera ovviamente di avere presto altre occasioni per mettersi in mostra e scalare qualche gerarchia nelle scelte di Torrente. «Per una squadra che vince — evidenzia — può fare la differenza anche chi subentra per pochi minuti. Io penso che stiamo bene, la sconfitta con il Mantova ha logicamente lasciato qualche strascico, ma ho visto una reazione importante. Siamo un gruppo coeso che ha fatto sempre durare poco i momenti negativi. Io penso che la differenza la faccia questo, quando prendi un cazzotto ti devi rialzare subito». E Bianchi crede ancora molto nella grande rimonta. «La storia di questi anni di Serie C insegna a crederci. In passato ci sono riusciti altri, vedi la Cremonese che recuperò 11 punti all’Alessandria».