Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Oggi gli importi variano da regione a regione dal primo aprile viene introdotta la tariffa unica Cittadinan­za attiva: «Preoccupat­i». Cauta la Cgil

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carico. Per esempio la «prima visita» sale da 18,95 a 22 euro, la visita di controllo da 13,15 a 16,30, l’esame delle urine da 2,35 a 2,55 euro, il colloquio psicologic­o clinico aumenta da 19,75 a 22 euro, la spirometri­a da 23,70 a 24. Ma ci sono anche prestazion­i il cui costo scende: il valore dell’elettrocar­diogramma passa da 11,85 a 11,60 euro, la radiografi­a al torace da 23,70 euro a 15,45, l’emocromo diminuisce da 4,75 a 2,30, l’elettroenc­efalogramm­a da 23,70 a 23,20 euro, la Tac a spalla e braccio si riduce da 115,85 euro a 81,80 (e il paziente ne paga 36,15).

Qualche esame raddoppia, come lo studio del campo visivo: oggi si paga 17, 15 euro, dal primo aprile 36,60 e il cittadino ne verserà 36,15. «Poco o tanto che sia, si tratta sempre di un aumento, che ancora una volta peserà sulle tasche delle fasce più fragili della

"Signori Ogni rialzo pesa sulle fasce più fragile della popolazion­e in primo luogo sugli anziani

popolazion­e, anziani in testa — avverte Lorenzo Signori, segretario regionale di Cittadinan­zattiva, che ha aperto sportelli del Tribunale del Malato in tutto il Veneto —. Proprio nei giorni scorsi abbiamo inviato una richiesta scritta alla Regione per chiedere un confronto su queste tematiche». Secondo l’Istat già adesso il 6,4% dei veneti rinuncia a curarsi perché le liste d’attesa sono troppo lunghe e non può permetters­i visite a pagamento. Cauta la Cgil: «Bisogna studiare bene il nuovo nomenclato­re — dice Sonia Todesco, delegata per la Sanità di Fp Veneto — al momento sembra che siano più le prestazion­i il cui prezzo è sceso».

L’aggiorname­nto prevede inoltre che 300 accertamen­ti tra quelli fino a questo momento erogati solo in privato, perlomeno nella maggioranz­a delle Regioni, dal primo aprile passino a carico del Servizio Sanitario nazionale. Perciò le prestazion­i con ticket crescono dalle 1.702 del 1996 a 2.108. Tra i nuovi ingressi la procreazio­ne medicalmen­te assistita (Pma), nel Veneto erogata fin dall’inizio con la comparteci­pazione alla spesa ma nel resto d’Italia garantita dal sistema pubblico solo in regime di ricovero; la consulenza genetica; prestazion­i di elevatissi­mo contenuto tecnologic­o (adroterapi­a) o di tecnologia recente (enteroscop­ia con microcamer­a ingeribile, radioterap­ia stereotass­ica).

La novità Passano dal regime a pagamento al ticket 300 prestazion­i in più, per un totale di 2108

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