Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Giovane muore tre anni dopo l’incidente
La tragedia la vigilia di Natale del 2020. Salvata dai sanitari, era ricoverata in una struttura
Per tre anni è rimasta caparbiamente attaccata alla vita. Ha lottato e tenuto accesa la speranza dei famigliari, che le sono stati accanto fino all’ultimo combattendo per tenere vicina Monica Milan. Ieri invece se ne sono dovuti separare perché la trentenne, che ha passato gli ultimi tre in un centro d’assistenza, è morta nella residenza di Villanova Santa Margherita dov’era accudita e curata. La giovane si era salvata nell’incidente della vigilia di Natale del 2020, quando alla guida di un’utilitaria andò a sbattere contro il muro di un’abitazione a Settimo, frazione di Cinto Caomaggiore. Rimasta appesa a un filo ha continuato a resistere
La causa della voragine di via San Donà non è stata ancora trovata, il risultato è che il tram continua a rimanere fermo, sostituito dagli autobus. Nemmeno nella giornata di ieri i tecnici ormai al lavoro da due giorni sono riusciti a scoprire il motivo della grossa buca che si è creata sotto la rotaia del tram. Non ci sarebbero state perdite dai sottoservizi, così come non dipenderebbe dalla falda o dalla fognatura. (Foto Errebi) in vita senza cedere fino a quando ha potuto e anche se non era più la 27enne piena di progetti, di voglia di fare e di crearsi un futuro accanto al suo compagno con il quale era andata a vivere. Quel 24 dicembre di oltre tre anni fa, forse il maltempo e l’asfalto reso viscido da pioggia e umidità hanno segnato per sempre il destino di Monica, che lavorava come commessa in un supermercato del Pordenonese. Spostandosi in macchina per raggiungere il suo posto di lavoro, la famiglia d’origine a Fossalta di Portogruaro, per poi tornare a Pramaggiore dove abitava con il compagno, a guidare in condizioni difficili era di sicuro abituata. Quella drammatica delle «morti improvvise», secondo cui comunque Rizzotto aveva una situazione cardiaca grave, con le arterie ostruite, compatibile con quella di un malore. Devono però ancora arrivare le perizie sul guardrail e sull’autobus, oltre a quelle sulle telecamere interne, sulla «scatola nera», sul cellulare. In particolare, dai primi elementi riscontrati, si
Addio I funerali di Monica Milan non sono stati ancora fissati
Sono scaduti i termini per le analisi su mezzo, guardrail, video, scatola nera e cellulare
uscita di strada e poi l’impatto contro un muretto le sono stati fatali, seppur sia riuscita a rimanere viva. Accanto a lei mai si sono dati per vinti la mamma Dina, il papà Stefano e suo fratello Marco. A continuare ad accompagnarla anche le nonne Maria e Laura e i tanti amici e parenti che le facevano visita a Santa Margherita. Il filo di speranza si è spezzato ieri, aggiungendo sofferenza a quella già sopportata negli anni passati. Vicino ai genitori di Monica Milan, che a Fossalta di Portogruaro assieme ad altri parenti gestiscono un negozio di esposizione e rivendita di mobili, c’è il sindaco Natale Sidran. La data dei funerali fino a ieri sera non era stata resa nota, ma è probabile che siano celebrati nel comune di origine di Monica Milan, a Fossalta di Portogruaro.