Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Faedo, botta da derby

Il Padova acciuffa il pari al 95’ ma va a -6 dal Mantova. Gara nervosa, meglio il Lane

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In un derby i dettagli, le virgole, le inezie fanno la differenza. E può bastare una giocata, una deviazione, un colpo fortuito, per spostare gli equilibri. Fra Padova e Vicenza esce il pari, con un colpo di scena finale che spariglia tutte le carte sul tavolo. Una rete di Faedo fuori tempo massimo, con deviazione decisiva, gela Vecchi, che aveva cullato a lungo il sogno di espugnare l’Euganeo. Meglio, decisament­e meglio il Vicenza nel primo tempo, poi il Padova è uscito alla distanza, riuscendo a trovare il gol del pareggio proprio all’ultimo tuffo, dopo aver sprecato almeno due palle gol nitide. Il distacco dalla vetta occupato dal Mantova adesso è di sei punti, che diventano sette consideran­do lo scontro diretto a sfavore. La volata, seppur orientata in direzione della capolista, non è ancora definitiva­mente compromess­a.

La partita comincia con le due curve in silenzio per protestare contro i Daspo emessi in mattinata dal questore di Brescia contro alcuni tifosi biancoscud­ati protagonis­ti di un’aggression­e in autogrill domenica a Monza contro i sostenitor­i della Clivense. Non c’è Valente che non va nemmeno in panchina, mentre Vecchi non rischia Talarico, che si accomoda accanto all’allenatore. Il primo tempo è chiarament­e di marca biancoross­a, con almeno tre nitide occasioni per il Vicenza. Al 18’ angolo di Ronaldo e splendido stacco di Ferrari in area piccola con il pallone che colpisce la traversa e poi rimbalza nei dintorni della linea. Il replay chiarisce: non è gol. Un minuto dopo Rolfini entra in area minaccioso, ma viene chiuso da Delli Carri. Al 26’ Costa dalla bandierina calcia direttamen­te in porta, il pallone supera Donnarumma e si spegne d’un soffio sul fondo. Al 28’ altra traversa del Vicenza, con Cuomo che viene fermato da Donnarumma, che devia il suo colpo di testa ancora una volta sull’asta della porta. Nel finale di tempo Tronchin, già ammonito, rischia grosso e l’arbitro lo grazia del secondo giallo per un fallo su Varas.

Nella ripresa si parte con un altro episodio sospetto: Kirwan cade in area a contatto con Tronchin, l’arbitro lascia correre un episodio molto dubbio. Sul capovolgim­ento di fronte il Vicenza passa: cross perfetto dalla sinistra di Costa e splendido stacco di testa di Franco Ferrari, che mette il pallone all’angolino dove Donnarumma non può nulla. Il Padova reagisce con rabbia e costruisce una gigantesca palla al 20’ sprecata malamente da Palombi su assist di Liguori. Ottima l’uscita di Confente, ma pessimo il controllo dell’ex Pordenone che si divora letteralme­nte l’1-1. Poco dopo (24’) è Fusi ad avere la palla buona, con una serpentina incredibil­e favorita da due rimpalli, ma conclusa da un diagonale a lato di poco. Torrente nel finale si gioca la carta delle quattro punte inserendo anche Zamparo e all’ultimo tuffo viene premiato. Faedo riceve palla al limite dell’area e prova il tiro della disperazio­ne. La palla, deviata, si insacca beffarda alle spalle di Confente, con l’Euganeo che esplode. Ma il Mantova guadagna due punti e la rimonta si fa di nuovo più difficile.

La sfida Ferrari aveva dato il vantaggio aun Vicenza che continua a crescere

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