Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ritirate le armi a due jesolani: pericolosi
Ascom Venezia. Due settimane fa è scoppiato l’allarme in tutto il centro storico per i colpi a raffica che hanno coinvolto decine di botteghe e abitazioni private: serrature forzate, porte sfondate, vetri in frantumi, intrusioni, furti e soprattutto migliaia di euro di spese per i disastri subiti. «Alcuni fatti avvenuti non sono stati neanche denunciati – prosegue Panciera – l’amarezza e il senso di fragilità sono tali, che talvolta si perde la fi
Uno da tempo maltrattava la moglie e di recente era arrivato anche a metterle le mani addosso, costringendola a ricorrere alle cure del pronto soccorso. L’altro era stato trovato in stato di ebbrezza alcolica alla guida della propria auto, e peraltro non era nemmeno la prima volta. Per questo i poliziotti del Commissariato di Jesolo hanno emesso due ducia. Per questo, come le forze dell’ordine hanno esortato a fare, raccomandiamo di denunciare perché le segnalazioni possono aiutare a identificare i responsabili e sono fondamentali a tracciare e mappare i fenomeni».
Il prefetto ha condiviso con il questore Gaetano Bonaccorso e i comandanti dei carabinieri, Nicola Conforti, della Finanza, Giovanni Salerno, e della polizia locale di Venezia, Marco Agostini, l’opportunità provvedimenti di ritiro cautelativo delle armi nei confronti di altrettante persone. Un 45enne era stato accusato dalla moglie, avvicinata dagli agenti dopo il ricovero, e per evitare episodi ben più gravi è scattato il ritiro di armi e munizioni. Idem per il 64enne, per il quale c’era il timore che potesse trovarsi altre volte «fuori controllo». di proseguire nella vigilanza del territorio e di aumentarla. «Abbiamo ribadito attraverso un “sano allarmismo” la preoccupazione per queste ondate di criminalità in centro storico, forse frutto di una migrazione della delinquenza dalla terraferma alla città d’acqua, quando la pressione è forte a Mestre e sull’hinterland – commenta Angelo Zamprotta di Confesercenti Venezia – Sappiamo che il centro storico è sotto controllo e che le forze dell’ordine sono al lavoro h24, spesso senza farcelo sapere e portando a casa i risultati». Il Comitato ha deciso anche il potenziamento del controllo nell’area di via Giustizia a Mestre, compreso il sottopasso che porta alla stazione e che verrà sorvegliato con una pattuglia aggiuntiva dei militari dell’esercito impegnati nell’operazione «Strade e stazioni sicure». Giovedì la Regione ha portato la solidarietà alle aziende, per lo più carrozzerie, officine e concessionarie.