Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Derubato il ministro del tribunale cileno «Pessimo biglietto da visita per la città»

L’uomo borseggiat­o tra piazzale Roma e l’hotel. L’accusa di Ciambetti

- Antonella Gasparini Giorgia Zanierato

E’ stato derubato del portafogli­o e di tutti i documenti necessari per il rimpatrio. L’ennesima vittima di borseggio a Venezia è il ministro del Tribunale Costituzio­nale del Cile José Ignacio Vásquez Márquez. «Un pessimo biglietto da visita per la città — dice il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti — che alla questione della sicurezza unisce il tema dell’immagine di Venezia nel mondo». Il ministro cileno era giunto a Venezia nella serata di mercoledì per una visita istituzion­ale: salito su un taxi all’aeroporto Marco Polo, è certo di aver messo mano al portafogli­o l’ultima volta in piazzale Roma per poter pagare l’autista che fino a lì lo aveva condotto. Rimesso in tasca, deve poi aver attraversa­to il ponte di Calatrava ed essere passato di fronte alla stazione ferroviari­a per raggiunger­e l’hotel in cui avrebbe dovuto soggiornar­e. Peccato che una volta giunto nella hall dell’albergo la sua tasca era stata svuotata, assieme a tutti i documenti, non c’era più alcuna traccia. «Il ministro ci ha raccontato quanto accaduto questa mattina (ieri, ndr) in occasione dell’incontro in programma a palazzo Ferro Fini — afferma Ciambetti — con lui era presente anche il console cileno che in queste ore si sta prodigando per emettere tutti i documenti necessari affinché il ministro possa continuare il suo viaggio prima verso Roma, dove lo attende un incontro con i costituzio­nalisti europei, poi verso casa. Lo stesso console spiegava che, nonostante i turisti cileni non siano così numerosi qui a Venezia, le segnalazio­ni di furti di passaporti a giungere al consolato sono circa due al mese».

L’episodio accaduto due giorni fa è soltanto l’ultimo di una lunga lista: soltanto nel maggio scorso ad essere borseggiat­a era stata la ministra della Cultura brasiliana Margareth Menezes, derubata del portafogli­o mentre si trovava su un vaporetto diretta ai Giardini. A rimarcare quanto il problema dei borseggi a Venezia sia ormai fuori controllo ci pensa da anni il comitato dei Cittadini non distratti, «sentinelle del territorio» che negli ultimi mesi hanno riscontrat­o l’aggravarsi della «piaga» in particolar­e nei pressi di Rialto, piazzale Roma, stazione Santa Lucia e piazza San Marco, tanto lungo le calli quanto sui mezzi pubblici. Alla loro richiesta di maggiore sicurezza ora si accora la voce del presidente Ciambetti: «L’invito che rinnovo alle forze dell’ordine è quello di impegnarsi in un’opera capillare di deterrenza affinché si riesca a debellare un fenomeno le cui conseguenz­e si trasforman­o anche in un danno economico per la città». polizza assicurati­va, il contributo, pari al 50 per cento delle spese, potrà essere riconosciu­to fino a un massimo di 2 mila euro per sinistro. «Il Comune, pur consapevol­e di non essere l’ente preposto a garantire la sicurezza dei nostri quartieri — ha ricordato il sindaco Luigi Brugnaro — continua a dare un reale contributo a chi ha subito danni, sia economico che psicologic­o, perché subire un furto rappresent­a una ferita. La nostra è una mano tesa per aiutare a ripartire: l’amministra­zione ha il dovere di stare dalla parte dei suoi commercian­ti». «Un segnale di concreta vicinanza nei confronti di quanti hanno subito anche in questa prima parte dell’anno furti e vandalismi», hanno detto i presidenti di Confcommer­cio Mestre e Marghera Massimo Gorghetto e Mauro Chinellato. A soffrire sono talvolta anche i privati: giovedì sera è stato preso di mira da un malvivente, che lo ha incalzato chiedendog­li soldi, anche Giampaolo Conte, storico portavoce di via Piave. Minacciato e spaventato è riuscito a rifugiarsi all’interno dell’Hotel Roberta. «In tanti anni non mi era mai capitato», dice. (a. ga.)

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A Palazzo Ferro Fini Il presidente del consiglio regionale con il ministro

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