Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Derubato il ministro del tribunale cileno «Pessimo biglietto da visita per la città»
L’uomo borseggiato tra piazzale Roma e l’hotel. L’accusa di Ciambetti
E’ stato derubato del portafoglio e di tutti i documenti necessari per il rimpatrio. L’ennesima vittima di borseggio a Venezia è il ministro del Tribunale Costituzionale del Cile José Ignacio Vásquez Márquez. «Un pessimo biglietto da visita per la città — dice il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti — che alla questione della sicurezza unisce il tema dell’immagine di Venezia nel mondo». Il ministro cileno era giunto a Venezia nella serata di mercoledì per una visita istituzionale: salito su un taxi all’aeroporto Marco Polo, è certo di aver messo mano al portafoglio l’ultima volta in piazzale Roma per poter pagare l’autista che fino a lì lo aveva condotto. Rimesso in tasca, deve poi aver attraversato il ponte di Calatrava ed essere passato di fronte alla stazione ferroviaria per raggiungere l’hotel in cui avrebbe dovuto soggiornare. Peccato che una volta giunto nella hall dell’albergo la sua tasca era stata svuotata, assieme a tutti i documenti, non c’era più alcuna traccia. «Il ministro ci ha raccontato quanto accaduto questa mattina (ieri, ndr) in occasione dell’incontro in programma a palazzo Ferro Fini — afferma Ciambetti — con lui era presente anche il console cileno che in queste ore si sta prodigando per emettere tutti i documenti necessari affinché il ministro possa continuare il suo viaggio prima verso Roma, dove lo attende un incontro con i costituzionalisti europei, poi verso casa. Lo stesso console spiegava che, nonostante i turisti cileni non siano così numerosi qui a Venezia, le segnalazioni di furti di passaporti a giungere al consolato sono circa due al mese».
L’episodio accaduto due giorni fa è soltanto l’ultimo di una lunga lista: soltanto nel maggio scorso ad essere borseggiata era stata la ministra della Cultura brasiliana Margareth Menezes, derubata del portafoglio mentre si trovava su un vaporetto diretta ai Giardini. A rimarcare quanto il problema dei borseggi a Venezia sia ormai fuori controllo ci pensa da anni il comitato dei Cittadini non distratti, «sentinelle del territorio» che negli ultimi mesi hanno riscontrato l’aggravarsi della «piaga» in particolare nei pressi di Rialto, piazzale Roma, stazione Santa Lucia e piazza San Marco, tanto lungo le calli quanto sui mezzi pubblici. Alla loro richiesta di maggiore sicurezza ora si accora la voce del presidente Ciambetti: «L’invito che rinnovo alle forze dell’ordine è quello di impegnarsi in un’opera capillare di deterrenza affinché si riesca a debellare un fenomeno le cui conseguenze si trasformano anche in un danno economico per la città». polizza assicurativa, il contributo, pari al 50 per cento delle spese, potrà essere riconosciuto fino a un massimo di 2 mila euro per sinistro. «Il Comune, pur consapevole di non essere l’ente preposto a garantire la sicurezza dei nostri quartieri — ha ricordato il sindaco Luigi Brugnaro — continua a dare un reale contributo a chi ha subito danni, sia economico che psicologico, perché subire un furto rappresenta una ferita. La nostra è una mano tesa per aiutare a ripartire: l’amministrazione ha il dovere di stare dalla parte dei suoi commercianti». «Un segnale di concreta vicinanza nei confronti di quanti hanno subito anche in questa prima parte dell’anno furti e vandalismi», hanno detto i presidenti di Confcommercio Mestre e Marghera Massimo Gorghetto e Mauro Chinellato. A soffrire sono talvolta anche i privati: giovedì sera è stato preso di mira da un malvivente, che lo ha incalzato chiedendogli soldi, anche Giampaolo Conte, storico portavoce di via Piave. Minacciato e spaventato è riuscito a rifugiarsi all’interno dell’Hotel Roberta. «In tanti anni non mi era mai capitato», dice. (a. ga.)