Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il «porto» di Campalto tra darsena, nuovi servizi e viaggi per le isole
Via libera al piano di recupero: accordo pubblico-privato
Un nuovo ponte ciclopedonale tra le due rive, aree pubbliche, parcheggi e nuovi servizi. La riqualificazione di Passo Campalto passa per la riorganizzazione di un tratto di gronda lagunare attualmente diviso tra Demanio e Comune e delle attività esistenti, partendo dal recupero delle rive lungo il canale Ghebo Morosini che sfocia in quello che viene chiamato «il porto di Campalto». L’area è gestita in concessione dalla Marina Punta Passo srl (i cui principali soci sono il cantiere navale Fratelli Marchi e la Darsena di Campalto, che gestisce i posti acqua), con cui Ca’ Farsetti ha sottoscritto l’accordo pubblico-privato che cambierà volto ad una darsena che in passato era diventata anche luogo di spaccio e di ritrovo di sbandati. L’intervento, appena licenziato dalla giunta su proposta dell’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin, rientra nel piano di valorizzazione della gronda lagunare e di sviluppo del parco di San Giuliano che include anche il riordino degli approdi al servizio della nautica lagunare ed il potenziamento del collegamento acqueo turistico tra la laguna nord ed il centro storico. «Erano anni che speravamo di sistemare tutta la punta Passo — commentano dalla famiglia Marchi — perché parliamo di un affaccio alla laguna molto importante che in passato non è mai stato considerato come merita perché questo è un punto strategico da cui raggiungere Venezia e le altre isole della Laguna».
Nella parte ovest della darsena il progetto prevede la riorganizzazione dell’area lungo il canale demaniale, la realizzazione di uno spazio aperto al pubblico fino alla punta verso la laguna e di un edificio destinato ad accogliere sia aree funzionali all’attività di rimessaggio che attività a sostegno dell’uso pubblico come piccoli empori commerciali o pubblici esercizi. Sono previsti anche un parcheggio con 30 posti auto, un’isola ecologica, servizi per la nautica, un molo attrezzato per le canoe e un punto di alaggio. Nell’area ad est del canale Ghebo Morosini saranno invece realizzati spazi pavimentati ed attrezzati per consentire l’accesso pubblico fino all’affaccio in laguna. Qui infatti saranno realizzati parcheggi, passerelle galleggianti per gli ormeggi, edifici di servizio ai punti di ormeggio (incluso un bar e un ristorante), servizi igienici e di supporto agli utenti, negozi specializzati nella nautica, un pontile per il servizio Byke&Boat, un servizio di trasporto delle biciclette verso le isole della laguna, che sarà effettuato con due barche elettriche ed un sollevatore per utenti con disabilità. «Questa proposta — dice De Martin — è finalizzata alla valorizzazione territoriale della gronda lagunare attraverso lo sviluppo e l’attrezzamento di spazi pubblici in grado di garantire un migliore accesso alla laguna, nonché un miglioramento dei servizi pubblici e l’implementazione di nuovi servizi connessi attraverso mobilità acquea e terrestre a basso impatto ambientale anche attraverso attività economiche funzionali al tempo libero, allo svago e al turismo».