Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sexy ricatto a Balotelli confermata la condanna ma ridotta la pena al legale
Adue anni dalle Olimpiadi MilanoCortina, le difficoltà evidenziate nella preparazione delle infrastrutture manifestano una particolare rilevanza. La situazione non è nuova: anche i giochi di Torino 2006 videro ritardi significativi nella realizzazione delle opere. Si tratta di una condizione da evitare perché, oltre a mettere a rischio la migliore riuscita dell’evento, innesca un circolo vizioso: ci si concentra «solo» sull’evento, trascurando la programmazione e la gestione dell’eredità olimpica.
Ma ritardi e difficoltà trovano origine nell’inadeguatezza del modello organizzativo, così come sembrerebbe ritenere il Governo che ha recentemente ritoccato la disciplina del soggetto attuatore degli interventi, oppure derivano dal contesto in cui il modello viene applicato? Sul piano normativo, il modello di governance delineato dalla disciplina speciale per le Olimpiadi, sostanzialmente imposto dal CIO ed efficace nella complessa operazione di composizione dei molteplici interessi coinvolti, è in linea di massima analogo a quello di Torino 2006 e dei Mondiali di sci del 2021: un organo di indirizzo generale; un comitato organizzatore in forma di fondazione di diritto privato che ha la responsabilità generale dell’evento e garantisce il rispetto dell’host city contract stipulato con il CIO; un soggetto attuatore degli interventi infrastrutturali.
Un modello collaudato che, per garantire il rispetto dei tempi prescritti, riconosce anche ampi poteri derogatori alla disciplina vigente, ma che, all’atto pratico, continua a rivelare alcune criticità di funzionamento.Una prima si pone sul piano politico-amministrativo.
Il sexy ricatto è stato confermato anche in Corte d’Appello. La condanna per tentata estorsione ai danni di Mario Balotelli è a carico dell’avvocato Roberto Imparato, in collaborazione con una sua cliente. La pena è stata leggermente ridotta.