Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Da Tessera o Marghera al mare In bicicletta per 200 chilometri

Inaugurato ieri il ponte tra Chirignago e Catene. Brugnaro: è il mezzo del futuro

- Paolo Guidone

E ora siamo arrivati a 178 chilometri di piste ciclabili, con l’obiettivo di superare i 200 entro il 2026. Dopo l’apertura del percorso ciclopedon­ale tra via delle Macchine e via Pacinotti a Marghera, l’ultimo tratto completato, inaugurato ieri mattina dal sindaco Brugnaro, era anche uno dei più attesi da ciclisti e pedoni, oltre ad essere stato tra i più complessi (e costosi) fin qui realizzati in terraferma, tanto da avere richiesto il blocco temporaneo della linea ferroviari­a sottostant­e. Il nuovo ponte ciclopedon­ale che collega Chirignago con Marghera scioglie un nodo segnalato da anni dalle due Municipali­tà sollevando una volta per tutte chi lo percorre dal rischio di dover affrontare il trafficato e pericoloso cavalcafer­rovia di via Trieste. «Finalmente ora è possibile attraversa­re la linea ferroviari­a in sicurezza e senza rischiare la vita», commenta Biagio D’Urso della Fiab Amici della bicicletta di Mestre. L’infrastrut­tura , costata oltre 4,5 milioni di euro, pesa 216 tonnellate e ha una lunghezza di 450 metri, di cui 165 in passerella in acciaio: «È l’opera più complicata fatta da questa amministra­zione», ha ricordato ieri il Brugnaro. «È una grande opera attesa da oltre cinquant’anni — ha aggiunto l’assessore alla Mobilità renato Boraso — realizzata grazie all’intervento del Comune che si è impegnata a portare avanti le richieste di due Municipali­tà». Completato anche il collegamen­to nei prossimi due anni la rete ciclabile veneziana si estenderà per ulteriori 25 chilometri.

Nella sola Municipali­tà di Zelarino-Chirignago stanno per iniziare i lavori della pista che collegherà il centro di Asseggiano con la Gazzera ed è previsto anche un nuovo tratto ciclopedon­ale tra via Jacopone da Todi e via Selvanese, che da Zelarino consentirà di raggiunger­e via Gatta e da qui via Terraglio o, più ad ovest, la zona di Tarù. Da qui al 2026 saranno completate anche le ciclabili tra Tessera e Ca’ Noghera e tra Campalto e Tessera, oltre al collegamen­to tra il forte Tron ed il centro di Marghera e a quello tra la pista di via Ticozzi e la nuova stazione ferroviari­a di Porto Marghera, dove entro l’estate sarà pronto il sottopasso ciclopedon­ale. A questi vanno aggiunti anche i sei chilometri di ciclabili che saranno realizzati nel Bosco dello Sport. Il prossimo taglio del nastro sarà dopo Pasqua, quando sarà completato il percorso tra l’isola del Tronchetto ed il ponte della Libertà. «La bicicletta sarà il mezzo di trasporto del futuro — sottolinea il sindaco — per questo stiamo creando un sistema infrastrut­turale che permetta di connettere e attraversa­re tutta la citta e i centri limitrofi. E’ un circuito di piste ciclabili che, ad esempio, permette a chi parte da Spinea di raggiunger­e direttamen­te la piscina di Marghera e Venezia dove ci si potrà collegare con la pista ciclabile del Tronchetto che porta direttamen­te all’imbarco del ferry boat per il Lido».

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