Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Treviso e Venezia nell’alleanza per salvare la pianura padana
Vertice con i sindaci di Milano, Torino e Bologna: «Servono azioni incisive e comuni contro lo smog»
Ogni anno le classifiche sono impietose. Le città della Pianura Padana sono le peggiori d’Italia e fra le peggiori d’Europa per inquinamento dell’aria. Così i sindaci di cinque capoluoghi hanno deciso di unirsi per cercare, insieme, azioni di contenimento dello smog. Il 22 aprile, nella Giornata della Terra, hanno organizzato una mattinata di studio e confronto per trovare soluzioni: consapevoli dei danni, fiduciosi di poterli ridurre. Da soli gli obiettivi non si raggiungono, il territorio è esteso e problematico, la singola ordinanza antismog ha un valore temporaneo e modesto, più di immagine che di risultato: insieme si può fare di più.
L’invito a tutti i sindaci del bacino padano è firmato da Giuseppe Sala (Milano), Stefano Lo Russo (Torino), Matteo Lepore (Bologna), Luigi Brugnaro (Venezia) e Mario Conte (Treviso, presidente di Anci Veneto): sindaci di diverso orientamento politico, da destra a sinistra, ma con un solo obiettivo. Si incontreranno al Piccolo Teatro Strehler di Milano per ascoltare scienziati, medici, associazioni e cittadini, e chiedono all’Italia e all’Europa di essere accanto ai Comuni nella battaglia. «È un appello trasversale a lavorare insieme - commenta Conte -. Non vogliamo stare a guardare, vogliamo continuare a fare la nostra parte, all’interno di uno dei bacini più inquinati del mondo, per affrontare il tema in modo scientifico e non ideologico. Lo dobbiamo ai nostri cittadini e a chi verrà dopo di noi».
Lo stimolo è partito da Treviso, la più piccola delle cinque realtà fondatrici di questo primo, storico asse intercomunale, e la sfida è stata raccolta subito dai colleghi. Tutti nella stessa condizione: messi in croce per gli sforamenti continui di Pm10, per i miglioramenti della qualità dell’aria ancora troppo limitati, per le iniziative di sensibilizzazione e le chiusure imposte che, i più furbi, trovano sempre il modo di aggirare, e per una condizione a cui le città padane non vogliono abituarsi. Oltretutto, sei città venete sono tra le 11 con i valori medi di Pm10 più alti nel 2023: Padova, Vicenza, Verona, Venezia,
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Rovigo e Treviso. Non si può più aspettare.
L’appuntamento a Milano è la prima tappa di un percorso che non finirà il 23 aprile. «In tutti i nostri Comuni, il livello di inquinamento dell’aria ha superato troppe volte i limiti, è un rischio per la salute e il benessere della popolazione scrivono in una lettera congiunta -. È un tema urgente che va affrontato con rigore e per questo, a partire dai nostri territori, ci stiamo impegnando. Ma anche gli interventi più drastici, se adottati singolarmente, non sono sufficienti a mitigare il problema. Quando parliamo di aria non possiamo limitarci ad indossare le lenti del perimetro comunale». (s.ma.)
Conte Non vogliamo stare a guardare, il tema va affrontato in modo scientifico e non ideologico