Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Vetrina per 4000 aziende Domani attesa Giorgia Meloni
Scatta oggi il 56esimo Vinitaly, in programma in Fiera fino a mercoledì dalle 9.30 alle 18, con 4mila aziende espositrici spalmate su 100 mila metri quadrati per 17 padiglioni. Accompagnato da Sol (la rassegna sull’olio) ed Enolitech (tecnologie per la produzione di vino, olio e birra), il salone richiamerà circa 1.200 top buyer da 65 Paesi, il 20% in più rispetto all’edizione 2023, che aveva fatto segnare 93 mila visitatori. Nutrita la rappresentanza «politica», a partire dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, attesa nella tarda mattinata di domani. Già oggi, invece, saranno presenti il presidente della Camera, il veronese Lorenzo Fontana, e quattro ministri: Antonio Tajani (Esteri), Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Adolfo Urso (Imprese) e Gennaro Sangiuliano (Cultura). Al Vinitaly 2024 — biglietto giornaliero a 120 euro, abbonamento a 260 euro — saranno proposte cinque aree tematiche: Vinitaly Bio sul vino biologico certificato, Vinitaly Mixology sul mondo dei cocktail, Micro Mega Wines ?su «alcune delle migliori aziende italiane caratterizzate da piccoli volumi produttivi nati da varietà d’uva e terroirs unici», l’International Wine Hall su vini e distillati esteri e Vinitaly Tasting? per le degustazioni. busto di prezzo, +7,2% per 4.57 euro al litro contro il +0,9% dei rossi veneti per 6.27 euro al litro e il +5,1% dei bianchi per 3,01 euro al litro. Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Elvira Bortolomiol accosta il trend d’esportazione alla «generale riduzione del commercio internazionale, originata secondo Ismea solo in parte dalla riduzione della domanda dei consumatori: la causa principale — così Bortolomiol, similmente a Marchesini — sarebbe la riduzione di domanda del sistema commerciale che ha proceduto a uno smaltimento degli stock».
In fatto di mercati della destinazione, Bortolomiol rimarca la «conferma del ruolo principale dell’Europa», aggiungendo come «la Germania supera il Regno Unito, 22.3% di quota in valore dell’export contro 18,7%. Forte crescita, poi, verso l’Austria, al terzo posto con il 13,5% superando la Svizzera. Crescono inoltre le esportazioni anche negli Usa (+14,1% in volume e +21,1% in valore), in Francia (+94,8% in volume e +106,6% in valore) e nei nuovi mercati del Sud-Est Asiatico».
Aspettative per il 2024? «Potrebbe esserci una ripresa su marzo», dice Marchesini circa l’export del Valpolicella. Quanto al Conegliano Valdobbiadene, «le rilevazioni Circana sulle vendite in Gdo nei primi due mesi 2024 già indicano un’inversione di tendenza — dice Bortolomiol — con un +4,5% in valore e +2% in volume rispetto al gennaio-febbraio 2023».