Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La vicenda
Il video ha impiegato pochi minuti a fare il giro del web. Una trentina di medici legali che fanno ricerca e sperimentazione su due cadaveri mentre una platea di ricercatori e dottori balla «Gioca Jouer» di Claudio Cecchetto. È accaduto un mese fa a Malta, durante un’esercitazione didattica affidata al professor Cristoforo Pomara, professore di medicina legale all’Università di Catania. Qualcuno non ha gradito quell’allegria irrituale e fuori contesto, così ha deciso di «vendicarsi» e far girare il video, prendendolo dalla chat privata. E ovviamente le reazioni sono state di indignazione e biasimo, i camici bianchi che hanno visto il filmato hanno chiesto provvedimenti disciplinari al ministro della Salute, Orazio Schillaci, e al presidente della Federazione degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, che ha definito quell’atteggiamento «disdicevole». «Riprovevole» lo definisce invece la Società italiana di Medicina legale, che precisa: «Non abbiamo organizzato noi quel corso».
Tra i partecipanti al corso maltese due medici padovani: Giovanni Cecchetto, professore associato del Dipartimento di Scienze cardiotoracovascolari dell’Ateneo di Padova, e Paolo Fais, medico legale docente all’Università di Bologna. Nessuno dei due ha partecipato al balletto: entrambi hanno ripreso la scena con il cellulare: il video diffuso, infatti, è di Cecchetto. I due camici bianchi non hanno voluto commentare, solo Cecchetto dichiara: «L’Università di Padova non è coinvolta in questa vicenda, ho fornito le dovute spiegazioni, quel video era in una chat di colleghi e doveva rimanere lì». A tentare, per lo meno, di dare una spiegazione è il professor Pomara in un lungo comunicato: «Il video illegalmente diffuso è stato realizzato in una pausa di una esercitazione anatomica su corpi donati a fini di studio e formazione e quindi assolutamente avulso dal contesto medico legale. Non era un’autopsia giudiziaria né un riscontro diagnostico. Da una settimana lavoravamo 12 ore al giorno, il video è stato girato durante una pausa, mi dispiace non tanto per il contenuto
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La scelta Con la pandemia la famiglia si era trasferita da Verona alla Valtellina