Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Vernice colorata in Canal Grande due francesi fermati dalla Digos «Gesto artistico ed ecologista»
I vandali assicurano: non sono sostanze tossiche. Analisi dall’Arpav
«Un progetto artistico con rivendicazione ecologica e protesta politica». Parlando la loro lingua madre, ma usando qualche parola di italiano, l’uomo e la donna francesi di 57 e 48 anni fermati ieri dalla Digos, dopo che l’acqua in Canal Grande si era tinta di verde e rosso, hanno rivendicato così il gesto. Sei le taniche con il rubinetto e la sostanza liquida colorata all’interno (da analizzare a cura dell’Arpav) trovate sul retro di un vaporetto della linea 1, da San Marco all’Accademia, che lungo il tragitto a un certo punto ha iniziato a perdere i colori nell’acqua della laguna: tra il verde brillante, il giallo fluorescente e poi il rosso. I veneziani sul battello si sono accorti di quello che i due stavano facendo e hanno avvisato il pilota, che insieme al marinaio li ha tenuti fermi fino all’arrivo delle Volanti. A identificarli e sentirli poi ha provveduto la Digos.
●
Già mercoledì la polizia aveva visto lungo il Bacino della Biennale, ai Giardini, uno sversamento anomalo di sostanze colorate in acqua, notando subito dopo la presenza di un uomo e una donna. Potrebbero essere le stesse persone bloccate e identificate ieri. Oltre alle sei taniche, gli agenti della questura e quelli della polizia locale di Venezia hanno trovato un sacchetto di polvere colorata e una canna da pesca. In un cartello sul ponte dell’Accademia, come poi hanno ripetuto i due francesi, è stato spiegato che le sostanze utilizzate per tingere l’acqua non sono tossiche e che si tratta di elementi organici al cento per cento naturali. Una «manifestazione artistica» non rivendicata al momento,
"Luca Zaia Venezia va difesa, non oltraggiata. Si rischia l’emulazione
poiché i responsabili hanno assicurato di non far parte di alcuna organizzazione o associazione ambientalista specifica. Extinction Rebellion Venezia, che ha confermato l’estraneità ai fatti, ha paventato la possibilità che l’azione appartenga a gruppi dello stesso movimento ma attivi all’estero. Ora campioni dell’acqua e contenuto delle taniche e della busta saranno esaminati. I francesi, già con il Foglio di via emesso dal questore per un anno, rischiano multe amministrative e denunce, come accadde a dicembre al gruppo di attivisti di Rialto. Lo sversamento in laguna non autorizzato comporta sanzioni della polizia locale. La questura potrebbe procedere per procurato allarme, interruzione di pubblico servizio e per manifestazione non autorizzata.
«Sembra che se inquini, occupi o urli più forte hai più ragione — commenta il sindaco Luigi Brugnaro —. Non mi sembra la soluzione». Il governatore Luca Zaia condanna il gesto: «Venezia va difesa, non oltraggiata. Gesti simili potrebbero diventare la vetrina per azioni emulative».