Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Villafranca Padovana, ucciso giovane operaio. L’omicida, uscito da una comunità, seminava paura da giorni
era giovane. Poi la decisione, nel 2022, di ripulirsi, andando in una comunità di recupero a Breganze (nel Vicentino), dalla quale era uscito una decina di giorni fa. Ma i fantasmi del passato sono tornati nella sua vita: era evidente a tutti che negli ultimi giorni Friso aveva perso il controllo di se stesso. Nella notte tra mercoledì e giovedì ha aggredito un uomo davanti al bar del paese, gettandolo a terra e tentando di strangolarlo, il barista aveva anche chiamato i carabinieri che però sul posto non hanno trovato nessuno. La mattina dopo l’uomo ha dato in escandescenze in un bar di Camisano Vicentino, all’arrivo dei carabinieri, chiamati anche lì, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Nella sera di giovedì altro raid violento al bar di Villafranca. «Lo abbiamo visto girare con un coltello – dice un suo conoscente, Nazareno Zanotto – gli abbiamo detto di stare attento, che se continuava così sarebbe finita male, e lui mi ha risposto “non ho paura di morire”». Irascibile e aggressivo, era ponto ad attaccar briga con chiunque gli negasse qualcosa. Un passaggio in auto, una sigaretta. Il sindaco Fausto Dorio ha raggiunto il luogo dell’omicidio di prima mattina: «Siamo sconvolti per questa tragedia che spezza due famiglie, sappiamo che Friso non aveva avuto una vita semplice, ma non sapevo che fosse tornato a casa, nessuno mi aveva avvisato della sua pericolosità, altrimenti sarei intervenuto con i servizi sociali».
Boschetto, figlio unico, lavorava come operaio alla ditta Sunglass di Villafranca e ogni tanto la sera arrotondava facendo il cameriere. Aveva avuto un passato complicato, anche lui era finito invischiato in affari di droga che aveva probabilmente condiviso con l’amico di gioventù, Giacomo Friso. L’abitazione di quest’ultimo, che era appartenuta alla nonna e ai due genitori, è stata perquisita e messa sotto sequestro. La procura ha ordinato anche il sequestro del cellulare del sospetto omicida e della vittima.