Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Aggredito e rapinato a Jesolo Sedicenne denuncia la baby gang

I ragazzi trovati al McDonald’s con la refurtiva. Il sindaco: lo invito in Comune

- Nicola Rotari

Accerchiat­o da un gruppo di ragazzi, spintonato e derubato della felpa griffata che indossava. A finire nel mirino della baby gang di turno uno studente di 16 anni di Mogliano nel Trevigiano che nel tardo pomeriggio di venerdì era andato a Jesolo. Arrivato nella zona della stazione dei pullman, tra viale del Marinaio e il centro commercial­e Laguna shopping, è stato preso da mira da un gruppo di coetanei di Jesolo e San Donà. Del caso si sta occupando il commissari­ato di Jesolo a cui la vittima si è rivolto: gli inquirenti avrebbero già identifica­to alcuni tra gli autori, tutti giovanissi­mi, stranieri di seconda generazion­e, pizzicati con la refurtiva mentre erano al Mc Donald’s. Uno di loro indossava la felpa appena rubata, un altro fumava le sigarette prese al sedicenne e un terzo aveva in tasca i suoi auricolari.

Lo studente di Mogliano era andato a Jesolo con alcuni amici, nel tardo pomeriggio però si era allontanat­o dal gruppo per andare a controllar­e l’orario del pullman con cui sarebbe dovuto rientrare a casa. Arrivato alla stazione, è stato riconosciu­to da un conoscente, un ragazzo di origini albanesi, che lo avrebbe salutato, facendo poi un cenno ad un gruppetto di giovani, prima di allontanar­si. A quel punto la gang di quattro ragazzi, con fare minaccioso, lo ha accerchiat­o e iniziato a minacciarl­o e a dargli qualche spinta. «Se non ci dai tutto finisce male», avrebbero detto. Poi, si sono fatti consegnare tutto quello che aveva (non aveva con sé il portafogli che aveva lasciato in spiaggia, dagli amici). Uno dei bulli, dalla corporatur­a muscolosa, si è perfino messo la felpa rubata al collo come fosse una sorta di trofeo da esibire.

La spacconata, che è avvenelle nuta di fronte ad alcuni testimoni, costerà cara ai quattro. La vittima è stata subito soccorsa da un conoscente, un poliziotto che lo ha accompagna­to in commissari­ato, dove è stato raggiunto anche dal padre, alcune ore dopo. In serata gli agenti sono riusciti, anche grazie alle telecamere di videosorve­glianza della zona, ad identifica­re almeno due dei quattro aggressori che sono residenti tra Jesolo e San Donà e non sono nuovi a scorriband­e di questo tipo. Nei loro confronti scatterà prossime ore una denuncia alla procura per i minori di Venezia per rapina aggravata in concorso. La refurtiva è stata recuperata ed è già stata restituita al sedicenne.

Al giovane, sotto choc, è stato consigliat­o di evitare la zona del litorale jesolano per qualche tempo, per evitare eventuali ritorsioni. L’aver avuto il coraggio di denunciare la gang potrebbe infatti avere ripercussi­oni. «Sono indignato per quanto successo — dice il padre della vittima —. Per evitare problemi mio figlio per un bel pò non potrà fare ritorno a Jesolo. Gli è stato suggerito dagli stessi agenti. Ma è triste che i nostri figli debbano fare esperienze di questo tipo». Il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti, ha deciso di invitare l’adolescent­e e il padre in municipio. «Li aspetto per una chiacchier­ata — spiega De Zotti —. Jesolo è un posto sicuro e potranno tranquilla­mente tornare». L’estate è alle porte e per evitare problemi sul fronte delle baby gang anche quest’anno ripartirà il progetto «Notti con la polizia locale». Gli agenti entreranno in servizio nelle prime ore del giorno, controllan­do soprattutt­o la zona della stazione dei bus.

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Per l’estate riparte il progetto «Notti con la polizia locale»
Aumentano i controlli Per l’estate riparte il progetto «Notti con la polizia locale»

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