Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Furgone usato come ariete Maxi furto da Artigiani Veneziani

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Sono più i danni subiti che il valore della merce portata via. Sabato alle 2.15, in zona industrial­e a Fossò, un furgone ha centrato il laboratori­o di pelletteri­a Artigiani Veneziani. La vigilanza Axitea ha ricevuto l’allarme e sul posto le guardie giurate hanno riscontrat­o l’intrusione nello stabile, con lo scardiname­nto del cancello e poi lo sfondament­o del portone con un furgone usato come ariete per aprire un varco. Imponenti i danni, forse di valore perfino superiore ai diecimila euro circa di articoli rubati, specie borse di lusso, caricati a bordo dello stesso furgone. I carabinier­i di Stra, con il custode presente, hanno compiuto i rilievi e avviato l’indagine per ricostruir­e i fatti e accertare l’identità delle persone che hanno messo in piedi l’azione. E c’è un particolar­e al vaglio degli investigat­ori: pare che qualcosa nell’allarme non abbia funzionato. Proprio perché le aziende più rischio, che vengono maggiormen­te visitate in zona industrial­e a Fossò e nel distretto della Riviera del Brenta, sono quelle che all’interno tengono anche i prodotti finiti, nel tempo queste società si sono dotate di sistemi antifurto più elaborati come quelli con i fumogeni o i nebbiogeni. Gli effetti dell’offuscamen­to della vista mandano a monte i piani, facendo anche perdere quegli istanti che poi per le forze di polizia sono preziosi per l’inseguimen­to e il rintraccio. Nonostante l’effetto deterrente però, sembra che i furti, con le modalità più disparate e anche più semplici (come calarsi dai tetti dei capannoni) capitino lo stesso. Per quello di ieri notte ci sono le immagini di tutta la sorveglian­za video installata nell’area e sono in corso le indagini per individuar­e i responsabi­li. (a. ga.)

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