Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venerdì l’addio a Danieli fu protagonista della nascita della Mestre più moderna
Da M9 al Laguna palace, lavorava all’archivio della moglie
persone ed era un gran lavoratore che aveva ancora mille progetti in testa che avrebbe voluto realizzare se la sua salute lo avesse consentito». Uno era l’archivio dell’opera della moglie venuta a mancare nell’aprile del 2021.
Il suo nome è però indissolubilmente legato ai grandi progetti architettonici che hanno contraddistinto lo sviluppo più recente di Mestre e di Marghera. «Nel corso della sua carriera si è distinto per l’impegno professionale e la sua capacitò imprenditoriale — interviene il sindaco Luigi Brugnaro — dimostrata nei numerosi progetti realizzati anche nel nostro territorio». Su tutti spiccano l’hotel Laguna Palace (realizzato dalla società di famiglia FraDa da cui Plinio è uscito nel 2005 prima della nascita della Immpart poi fallita), il ponte sul Canal Salso che collega l’area direzionale di viale Ancona con via Forte Marghera ed il Terraglio 1 di via Don Tosatto, il primo edificio sorto nel 1990 (prima ancora che venisse costruito l’Auchan) in quella che sarebbe diventata la più estesa area commerciale e direzionale della città. «Era molto dispiaciuto che un progetto importante come il Laguna Palace fosse stato lasciato andare in decadimento», ricorda la figlia. Consigliere della Fondazione di Venezia già ai tempi della presidenza di Giuliano Segre, Danieli ha avuto un ruolo importante anche nella nascita dell’M9, conducendo la trattativa che ha portato all’acquisto e alla riqualificazione urbana del vecchio distretto militare poi diventato il chiostro del museo. «Plinio era un vero amico, un riformista che ha applicato questa suo visione politica a Mestre — commenta l’ex parlamentare Laura Fincato — pensando e realizzando una trasformazione urbana con una visione estetica di grande modernità. A volte andavamo a cena con Gianni Pellicani e dicevano che anche Mestre è bella». In passato iscritto al Psi Danieli è stato anche collaboratore e molto amico di Gianni De Michelis. «Un uomo simpatico, sempre allegro, un gran signore e di una capacità professionale fuori dal comune — lo ricorda l’ex segretario metropolitano del Psi Luigi Giordani — . E’ stato un personaggio che per Mestre ha realizzato progetti importanti». «Ora potrà finalmente ricongiungersi con l’amata moglie Fiorella Mancini», aggiunge il sindaco.