Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Morto dopo mezzanotte per i numerosi colpi in testa La zia: conosceva l’assassino

Omicidio di Jesolo, il giallo della finestra e dell’incasso della tabaccheri­a

- Antonella Gasparini

È morto dopo la mezzanotte di domenica Roberto Basso. Lo dicono i primi risultati dell’autopsia fatta ieri dal medico legale Cristina Mazzarolo. Il corpo del tabaccaio 64enne è stato trovato senza vita nella sua casa di via Antiche Mura a Jesolo, lunedì mattina. Ferito alla nuca con un oggetto appuntito, forse un arnese agricolo o uno strumento da lavoro tenuto nella villa o nel garage accanto all’abitazione, Basso è stato colpito più volte con crudeltà e mentre era di spalle. L’esame, affidato dal pm titolare dell’inchiesta Giovanni Zorzi, dovrà ricostruir­e con precisione quanti sono stati i colpi e quale possa essere l’arma usata, non ancora ritrovata dai carabinier­i e dalla scientific­a che ieri hanno scandaglia­to con molti uomini tutta la zona della campagna circostant­e.

Sono stati caricati anche alcuni sacchi contenenti oggetti che gli inquirenti hanno ritrovato in mezzo all’erba e che potrebbero essere utili alle indagini. È ancora vuoto il registro degli indagati, in un fascicolo che però ha come titolo di reato quello dell’omicidio volontario: per la procura infatti è ormai esclusa l’ipotesi dell’incidente domestico, proprio perché quelle ferite non possono essere riconducib­ili ad altro che non sia un’azione di terze persone. Alle 8 di lunedì mattina il fratello Andrea ha raggiunto la casa di Roberto Basso a Jesolo Paese, forse perché non rispondeva al telefono, preoccupat­o per il suo silenzio.

Quella mattina il 64enne ucciso non ha aperto neppure la tabaccheri­a. Non avendo notizie di lui e non ricevendo risposta dopo aver bussato a casa, il fratello avrebbe accostato alla ringhiera della tercorsi. razza esterna una scala di alluminio, in modo da raggiunger­e il balcone da dove attraverso una porta finestra con il vetro doppio (quello esterno rotto e quello interno aperto), sarebbe riuscito a vedere e a toccare il corpo di Basso riverso a terra, in camera da letto. Nessun allarme è stato dato, se non tre ore e mezzo dopo. Il Suem quella mattina è stato allertato alle 11.30 e la chiamata è partita dal telefono di Luigi Rossi, il cognato.

Dai racconti dei famigliari, Andrea, rimasto sconvolto dalla vista del fratello a terra con il capo ferito si sarebbe messo in contatto con la sorella Francesca per raccontare il fatto e solo a quel punto il cognato ha telefonato ai socUn arco temporale di più di tre ore ancora da spiegare. I carabinier­i hanno preso i cellulari dei famigliari e dei contatti stretti dell’uomo, perché il tabaccaio riservato e solitario nonostante il contatto quotidiano con numerosi clienti, conduceva una vita da «invisibile». Mai una serata fuori, un aperitivo in compagnia, un viaggio. Per sé non comprava nulla. «Aveva sempre lo stesso giubbotto — ractervist­ata conta un amico — anche un po’ fuori misura per la taglia abbondante rispetto alla sua corporatur­a». L’Opel Zafira per compiere il tragitto casalavoro, in circa dieci minuti, è un’auto datata (ora nelle mani degli inquirenti) e l’hotel Rex, che aveva in comproprie­tà con Andrea è una struttura semplice e non restaurata. Da sistemare risultano anche gli alloggi dei condomini Basso in piazza Trento, di fronte alla chiesa, due dei quali appartenen­ti al tabaccaio che li affittava solo d’estate. Infatti nei giorni scorsi li stava mettendo a posto e sua zia Adriana che abita lì lo aveva visto e si erano salutati. «Sicurament­e Roberto conosceva il suo assassino», ha detto ieri la donna ina «La vita in diretta» su Raiuno. Per lei il nipote non avrebbe mai fatto entrare in casa un estraneo: era dedito anima e corpo al lavoro, non aveva vizi e godeva di ottima salute.

Rimane però il mistero della finestra rotta della camera da letto, che sarebbe stata trovata chiusa a chiave dall’interno, come la porta d’ingresso. Il tabaccaio ha incontrato un rapinatore nella sua abitazione, quando è tornato domenica con l’incasso? Oppure è stato seguito fino a via Antiche Mura o magari era in confidenza con l’assassino e sono arrivati alla villa insieme? Questioni alle quali i militari, che hanno già un’idea, cercano di dare riscontri concreti perlustran­do casa e negozio. L’incasso di domenica scorsa di sicuro poteva far gola: Jesolo si era riempita di visitatori arrivati per l’Ironman e a fine serata come al solito, raccontano i commercian­ti vicini, Basso aveva tirato giù la saracinesc­a andandosen­e con il guadagno infilato nella borsa che aveva sempre con sé.

Le indagini L’uomo è stata ferito con un oggetto appuntito. Ieri raccolti diversi oggetti vicino alla casa

 ?? (Foto Toniolo/Errebi) ?? E’ stato ucciso da vari colpi alla testa e i carabinier­i non tralascian­o nessuna pista
La morte è avvenuta dopo mezzanotte. Basso era rientrato a casa con l’incasso della tabaccheri­a
Ricerche continue Le forze dell’ordine hanno raccolto diversi oggetti trovati nelle vicinanze dell’abitazione
(Foto Toniolo/Errebi) E’ stato ucciso da vari colpi alla testa e i carabinier­i non tralascian­o nessuna pista La morte è avvenuta dopo mezzanotte. Basso era rientrato a casa con l’incasso della tabaccheri­a Ricerche continue Le forze dell’ordine hanno raccolto diversi oggetti trovati nelle vicinanze dell’abitazione

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