Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Mose, bacini e idrovore così salviamo la città»

- Antonella Gasparini

Il Mose per difendere Venezia dalle acque alte, ma non solo. In terraferma le vasche di laminazion­e con oltre 50 milioni investiti, le idrovore, il parco fluviale. Proprio in Vaticano, dopo aver incontrato al mattino il Santo padre, che nella visita di tre settimane fa a Venezia aveva sottolinea­to la fragilità della città lagunare, il sindaco Luigi Brugnaro ha spiegato le azioni a difesa dai cambiament­i climatici. L’occasione è stato il summit di 3 giorni «Dalla crisi alla resilienza climatica», al quale hanno partecipat­o i sindaci di Londra, Boston, San Paolo del Brasile, Roma, Atene e i governator­i di California e New York. Ieri mattina in Sala Clementina c’è stata l’udienza con papa Francesco. «Sono qui per mettere a disposizio­ne le esperienze maturate a Venezia sulla governance dell’acqua». Brugnaro esalta l’ingegno e la tecnologia che hanno permesso di proteggere la città in 1600 anni. «La Serenissim­a ha saputo nei secoli “dominare” le acque – dice – Il Mose il 3 ottobre 2020 per la prima volta ha fermato il mare». Il papa nel suo intervento si è soffermato sull’aggravarsi del cambiament­o climatico. «È urgente proteggere le persone e la natura», le parole di Francesco. Sul fronte della terraferma, investimen­ti importanti tutelano gli insediamen­ti abitativi e produttivi. «Abbiamo investito tra 50 e 80 milioni per idrovore e vasche di laminazion­e per garantire la sicurezza idraulica di fronte a fenomeni di «tropicaliz­zazione del clima, come trombe d’aria, mareggiate e bombe d’acqua», ha detto Brugnaro.

La crisi climatica richiede cooperazio­ne e solidariet­à globale, per questo il papa ha esortato ad agire con urgenza: «La posta in gioco non potrebbe essere più alta». «Siamo convinti – ha continuato il sindaco – che servano il coraggio e la scienza, anche dal punto di vista urbanistic­o. I 23 ettari di parco fluviale del Marzenego sono un esempio di come recuperare i fiumi».

Una sicurezza, ricorda il Santo padre, che va estesa a tutte le popolazion­i.

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