Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Mose, bacini e idrovore così salviamo la città»
Il Mose per difendere Venezia dalle acque alte, ma non solo. In terraferma le vasche di laminazione con oltre 50 milioni investiti, le idrovore, il parco fluviale. Proprio in Vaticano, dopo aver incontrato al mattino il Santo padre, che nella visita di tre settimane fa a Venezia aveva sottolineato la fragilità della città lagunare, il sindaco Luigi Brugnaro ha spiegato le azioni a difesa dai cambiamenti climatici. L’occasione è stato il summit di 3 giorni «Dalla crisi alla resilienza climatica», al quale hanno partecipato i sindaci di Londra, Boston, San Paolo del Brasile, Roma, Atene e i governatori di California e New York. Ieri mattina in Sala Clementina c’è stata l’udienza con papa Francesco. «Sono qui per mettere a disposizione le esperienze maturate a Venezia sulla governance dell’acqua». Brugnaro esalta l’ingegno e la tecnologia che hanno permesso di proteggere la città in 1600 anni. «La Serenissima ha saputo nei secoli “dominare” le acque – dice – Il Mose il 3 ottobre 2020 per la prima volta ha fermato il mare». Il papa nel suo intervento si è soffermato sull’aggravarsi del cambiamento climatico. «È urgente proteggere le persone e la natura», le parole di Francesco. Sul fronte della terraferma, investimenti importanti tutelano gli insediamenti abitativi e produttivi. «Abbiamo investito tra 50 e 80 milioni per idrovore e vasche di laminazione per garantire la sicurezza idraulica di fronte a fenomeni di «tropicalizzazione del clima, come trombe d’aria, mareggiate e bombe d’acqua», ha detto Brugnaro.
La crisi climatica richiede cooperazione e solidarietà globale, per questo il papa ha esortato ad agire con urgenza: «La posta in gioco non potrebbe essere più alta». «Siamo convinti – ha continuato il sindaco – che servano il coraggio e la scienza, anche dal punto di vista urbanistico. I 23 ettari di parco fluviale del Marzenego sono un esempio di come recuperare i fiumi».
Una sicurezza, ricorda il Santo padre, che va estesa a tutte le popolazioni.