Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Aprire l’azienda agli «esterni» Le mosse per il buon governo
Domani l’inserto e giovedì un evento a Padova con esperti, consulenti e imprenditori
Ad andare a cercarli sul campo, gli esempi di una leadership allargata e innovativa nelle aziende del Nordest ci sono, eccome. Anche e soprattutto nelle imprese a guida familiare, come illustrano in modo esemplare i due casi che seguono: Sirmax e San Marco Group.
Il primo caso: come programmare il passaggio di consegne tra le figure apicali e la seconda generazione della famiglia e, nello stesso tempo, rafforzare la presenza in un settore strategico per l’azienda come l’automotive. Messi nel mirino questi due target, l’anno scorso Sirmax, gruppo di Cittadella (Padova) specializzato nella produzione di resine termoplastiche, ha insediato un nuovo Cda in cui sono presenti, oltre ai fratelli Pavin Massimo, presidente e Ad, Roberto, Cfo, Vittorio, direttore commerciale elettrodomestici - due consiglieri esterni. Si tratta di Alessandro Minichilli, docente alla Bocconi, esperto nei processi di successione e managerializzazione delle imprese familiari, e Mauro Fenzi, general manager della Sacmi di Imola, specializzato nell’automotive. Perché proprio loro? Roberto Pavin lo spiega così: «L’ingresso in Sirmax delle due figure esterne risponde sia a una scelta di business, per crescere in un settore per noi strategico e del quale Fenzi ha vasta esperienza, sia alla volontà di gestire al meglio, attraverso la visione prospettica di un esperto, un percorso lungo e complesso come il passaggio generazionale».
Il secondo caso: Pietro Geremia, presidente e Ad di San Marco Group, storico marchio veneziano dei sistemi vernicianti per l’edilizia, ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia un anno fa. In quel frangente, la struttura organizzativa dell’impresa ha conosciuto una nettissima evoluzione. «Pur non essendo una società quotata - fa notare Geremia - ci ispiriamo ai principi di trasparenza che regolano le compagnie listate». In applicazione di questa strategia, il nuovo board di San Marco è composto per metà da amministratori indipendenti. In Cda siedono, oltre al capo azienda, 4 membri della famiglia - il padre Federico Geremia, presidente onorario, la madre e le due sorelle Marta e Marialuce - e 4 «esterni», cioè Daniel Winteler di The European House Ambrosetti, Sonia Bonfiglioli, presidente dell’omonimo gruppo, Arnaldo Camuffo, docente alla Bocconi e il manager Silvano Storer. «In questo modo abbiamo riunito competenze in aree diverse: finanza, industria, marketing e organizzazione – sottolinea l’Ad –, così da beneficiare della diversity e contare su una visione indipendente, un elemento di garanzia per l’azienda».
Pavin e Geremia saranno tra i protagonisti dell’evento organizzato da Corriere Imprese Nordest, in partnership con Cortellazzo&Soatto e Banco BPM, Confindustria Veneto Est, Camera di Commercio di Padova, Venicepromex e la collaborazione scientifica di Cuoa e Aidaf, per giovedì prossimo, 23 maggio. Si parlerà di «Nuove competenze e governance aziendale, strategie di futuro per le imprese famigliari a Nord Est» (ore 18 a Villa Ottoboni di Padova, per partecipare iscriversi a https:/ /eventi.corriere.it/locali/ evento/nuove-competenze-egovernance-aziendale/) . Al tema dell’evento sarà collegato anche l’approfondimento di primo piano del numero di Corriere Imprese, in uscita domani con il Corriere della Sera.
Nel corso dell’evento di giovedì si discuterà delle ricerche di Cuoa e Aidaf sulla governance del family business con Paolo Gubitta, docente di Organizzazione aziendale, e Giovanna Gregori, consigliera delegata di Aidaf, l’associazione italiana delle aziende familiari. Quindi ci sarà un focus sulla figura del consigliere indipendente, in dialogo con l’imprenditore Riccardo Agugiaro, il manager di Agugiaro&Figna Edoardo Vernetti Prot e Francesco Zanotto, partner di Cortellazzo&Soatto. A concludere, la tavola rotonda con le voci e le esperienze di Pietro Geremia e Roberto Pavin, oltre a Stefania Piredda, managing partner di Onexecutive, e Leonardo Rigo, direttore generale di Banca Aletti.