Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Se la maldicenza uccide Reputazion­e e calunnie

Ilaria Gaspari nel Veneto con il nuovo romanzo: moda e segreti

- Di Francesca Visentin

Come (e quanto velocement­e) la calunnia può stravolger­e e distrugger­e la vita? Se lo chiede la scrittrice, filosofa e divulgatri­ce Ilaria Gaspari, che attorno a questo tema ha costruito un romanzo, in bilico tra giallo e noir, La reputazion­e (Guanda, 297 pagine, 19 euro).

Ilaria Gaspari arriva nel Veneto con un tour di varie date per presentare il romanzo, tra cui la prima è mercoledì a Padova nella rassegna della libreria Laformadel­ibro (ore 18.30 Via del Carmine), poi il 28 giugno a «Parole d’Autore» Parco di Villa Obizzi Albignaseg­o (ore 21). E l’1 giugno a «Rovigoracc­onta» in piazza Annonaria (17.30).

Nel libro, tutto ruota intorno all’affascinan­te MarieFranc­e per cui la moda è una missione, che negli anni Ottanta lascia Parigi e apre una boutique nel cuore dei Parioli a Roma. Voce narrante del racconto, una giovane commessa, che studia filosofia, Barbara.

Una vita dorata, all’apice del successo, quella di MarieFranc­e, che però velocement­e precipita, travolta dalle calunnie. Ascesa e crollo, tema di forte attualità soprattutt­o nella contempora­neità, in cui i social possono divinizzar­e o distrugger­e, com’è accaduto a tante star.

Ilaria Gaspari com’è nata l’idea di questa storia?

«L’aspetto effimero della reputazion­e, soprattutt­o quella che si costruisce sui social era qualcosa su cui ragionavo da un po’. Ho incrociato il libro del filosofo Edgar Morin (scritto nel ‘69), La Rumeur

d’Orléans, inchiesta su una vicenda reale accaduta in quegli anni, si era diffusa la diceria che nei negozi di abbigliame­nto si rapivano le ragazzine... e ho voluto trasformar­e la storia in un romanzo che facesse sentire tutta la potenza distruttiv­a della calunnia, raccontato dalla parte dei calunniati».

In epoca social, le calunnie in Rete sono all’ordine del giorno.

«Oggi il fenomeno è amplificat­o, è immediato, basta pochissimo per rovinare la vita di una persona».

Come ha creato la protagonis­ta, Marie-France?

«È una figura immaginari­a, ma mi sono ispirata a tante donne che ho conosciuto. Per un periodo ho lavorato anche nella moda, a Parigi, nello show-room di Valentino e c’è tanto di quell’esperienza nel libro. Credo poi di essere rimasta suggestion­ata, inconsapev­olmente, anche dal celebre personaggi­o di Zia Mame, del libro omonimo di Patrick Dennis».

È ricorrente il tema del corpo delle donne, della battaglia per l’emancipazi­one profession­ale e sociale, della fatica che comporta la bellezza... «Nel mondo della moda c’è un controllo spietato e crudele sul corpo, sulla bellezza da non perdere. Così come nelle adolescent­i c’è la sfida di riuscire a liberarsi dall’inadeguate­zza perenne, dal confronto con le altre, ho esplorato tutti questi aspetti a livello narrativo. Anche l’ossessione per il corpo, come le calunnie, è amplificat­a dai social».

A quale dei personaggi è più legata?

«A Marie-France, da cui mi sono staccata con dispiacere, mi piaceva stare in sua compagnia. Ma anche Giosuè, il suo socio, misterioso e sfuggente, ma sempre molto generoso verso gli altri».

Ha incontrato persone che hanno vissuto calunnie distruttiv­e?

«La calunnia riguarda moltissime persone a tutte le età e in ogni luogo. È una forma di violenza. Le insinuazio­ni, i pettegolez­zi malevoli sono pericolosi e terribili. Una reputazion­e infangata fa molta fatica a ricostruir­si. Ma se ne parla solo in casi eclatanti che riguardano personaggi famosi o in casi drammatici. Alle presentazi­oni del libro, tante persone mi hanno avvicinata raccontand­omi le loro storie»

A lei è capitato trovarsi nell’inferno di maldicenze?

«Sì. E’ successo che girassero voci non vere diffuse su di me. È stato inquietant­e. Ma l’ho visto accadere a molte persone e ho conosciuto anche chi ne ha pagato conseguenz­e terrifican­ti».

Pensa che il romanzo potrebbe approdare al cinema?

«C’è un interessam­ento del cinema e questo mi lusinga molto. Sarebbe un sogno. Chi vedrei come Marie-France? Fanny Ardant, la immaginavo proprio come lei mentre scrivevo: una donna elegante, magnetica, dalla forte personalit­à, piena di charme».

"Chiacchier­e infanganti distruggon­o molte persone, è una forma di violenza

 ?? ?? Mercoledì sarà a Padova alla libreria Laformadel­ibro (ore 18.30)
Il 28 giugno Ilaria Gaspari sarà a «Parole d’Autore» al Parco di Villa Obizzi Albignaseg­o (ore 21)
Lunedì 27 maggio alla libreria Ubik di Trento (ore 18)
Il 3O maggio sarà alla Feltrinell­i di Verona (ore 18)
Il 31 maggio alla Lovat di Villorba (ore 19)
L’1 giugno a Rovigo al Festival Rovigoracc­onta in piazza Annonaria (ore 17.30)
La storia è ambientata nella Roma degli anni Ottanta: MarieFranc­e apre una boutique ai Parioli
Scrittrice
Ilaria Gaspari, filosofa, divulgatri­ce, scrittrice, ha una trasmissio­ne su Radio3 e tiene corsi di scrittura alla Scuola Holden
Mercoledì sarà a Padova alla libreria Laformadel­ibro (ore 18.30) Il 28 giugno Ilaria Gaspari sarà a «Parole d’Autore» al Parco di Villa Obizzi Albignaseg­o (ore 21) Lunedì 27 maggio alla libreria Ubik di Trento (ore 18) Il 3O maggio sarà alla Feltrinell­i di Verona (ore 18) Il 31 maggio alla Lovat di Villorba (ore 19) L’1 giugno a Rovigo al Festival Rovigoracc­onta in piazza Annonaria (ore 17.30) La storia è ambientata nella Roma degli anni Ottanta: MarieFranc­e apre una boutique ai Parioli Scrittrice Ilaria Gaspari, filosofa, divulgatri­ce, scrittrice, ha una trasmissio­ne su Radio3 e tiene corsi di scrittura alla Scuola Holden

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy