Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vicenza, la torre del ‘400 pende «Va monitorata»

«Situazione aggravata». Pronto progetto da 35mila euro

- Collicelli

Vicenza come Pisa. Torre Bissara, del ‘400, la più alta della città, a fianco della Basilica palladiana, pende e preoccupa la città. I tecnici del Comune rilevano nuovi spostament­i. Pronto un piano di salvaguard­ia.

VICENZA È l’edificio più alto della città, la torre civica che da 82 metri di altezza domina Vicenza e che supera, in altezza, pure la celebre torre di Pisa.

Ma la sua imponenza, per un o sc h e r zo de l de s t i n o , è messa in ombra dal monumento che gli hanno messo a fianco: quella Basilica palladiana piccina di dimensioni ma ampia di fama. E così, un po’ trascurata dai vicentini innamorati del monumento palladiano, la Torre Bissara porta i segni del tempo: oltre a pendere - in modo lieve - inizia pure a muoversi a causa delle oscillazio­ni del terreno.

Per Vicenza il segnale è chiaro: la torre che si staglia fra piazza dei Signori e piazza Biade ha bisogno di cure. A confermarl­o è un rapporto stilato da alcuni tecnici incaricati dal Comune per delle verifiche statiche sulla struttura: perché la torre, si sa, pende da tempo immemore. Costruita verso la metà del Quattrocen­to dalla famigli a Bi ss a r i , nei s e co l i la struttura che domina la piazza principale del capoluogo è stata danneggiat­a, bombardata, utilizzata per depositare reliquie e pure sistemata, nel secondo dopoguerra, con quintali di ferro provenient­i da altre

 Italia Nostra Serve un piano concreto di salvaguard­i a della torre

strutture bombardate.

Agli inizi del Duemila l’edificio ha subito alcuni lavori di rinforzo delle fondamenta, ma ora la situazione del monumento è peggiorata. La sentenza è scritta nell’esito delle indagini statiche commission­ate dal Comune nel 2014, due anni dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna: «Non c’è pericolo di crollo ed è fuori discussion­e la stabilità della struttura», precisa l’assessore comunale alla Cura urbana, Cristina Balbi; ma di fatto l’edificio si muove. I tecnici hanno messo a confronto i rilievi eseguiti in occasione dei lavori del 2000 e quelli effettuati nei mesi scorsi, con esiti sorprenden­ti:

«Le parti interessat­e dai rilievi - spiega Balbi - hanno subito spostament­i dovuti, secondo gli esperti, ai movimenti sismici». Da qui il piano della Giunta, che punta a mettere in sicurezza la scala interna della struttura («al momento non è accessibil­e» spiegano dal Comune) con una spesa di 35 mila euro, per poi avviare un «monitoragg­io costante della torre».

La previsione è quella di affidarsi a un pendolo «tecnologic­o» che consenta di rilevare le oscillazio­ni del monumento.

Confcomerc­io Di fronte a un progetto concreto la città farà la sua parte

«Ma dovremo fare i conti con le risorse a disposizio­ne» affermano dalla Giunta. E così, in città, è già partita la corsa a reperire fondi e trovare soluzioni. In prima fila c’è «Italia nostra»: l’associazio­ne ha messo a disposizio­ne l’esperienza di alcuni geologi per indagare le cause dei movimenti della torre, ma ha aperto a una «raccolta fondi», con alcune condizioni:

«Serve un progetto concreto - afferma la presidente di Italia nostra Vicenza, Giovanna Dalla Pozza Peruffo - per la sistema- zione del monumento che è un simbolo di Vicenza, ancora di più della Basilica. Con un progetto di salvaguard­ia monumental­e si potrebbero captare anche fondi europei». Intanto, sul tema interviene anche il presidente della sezione del centro di Confcommer­cio, Stefano Soprana, co-autore di un volume proprio sulla torre Bissara: «Di fronte a un piano concreto di intervento - afferma - la città farà la sua parte».

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Imponente La Torre Bissara fotografat­a da sotto: è alta 82 metri

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