Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’oratorio del Crocifisso torna a nuova vita «Un restauro faticoso ritrovato l’antico colore»
VICENZA Nuova vita per l’Oratorio del Crocifisso, che ospita il Centro San Faustino della Caritas diocesana in contra’ Oratorio dei Servi. Il restauro della facciata seicentesca è terminato, dopo anni di lavoro, grazie all’intervento del Museo Diocesano, Engim Veneto e Fondazione Cariverona, che ha stanziato le risorse. «Con un attento restauro siamo riusciti a riportare l’oratorio in condizioni simili all’originarie. Era in una situazione disastrosa. In particolare, è stato laborioso togliere uno strato di colore applicato in epoche successive» spiega monsignor Francesco Gasparini, direttore dell’ufficio Beni Culturali della diocesi vicentina. La struttura di contra’ Oratorio dei Servi è interamente di proprietà della Curia. Dell’Oratorio originale esiste oggi di fatto solo la parte anteriore, gli interni nel tempo hanno subito pesanti modifiche. La facciata è un’opera dell’architetto Giambattista Albanese. Ricalca modelli palladiani, ma con il gusto leggermente semplificato di Vincenzo Scamozzi, ed è molto simile all’Oratorio del Gonfalone, sempre nel cuore di Vicenza e sempre realizzato da Albanese. Eretto fra il 1598 e il 1600, l’oratorio del Crocifisso si caratterizza per la facciata con quattro «lesene» (semi-colonne) con capitelli in stile corinzio su basi attiche. Le stesse semicolonne si innalzano a partire da un basamento sagomato: nella parte alta della facciata c’è il classico frontone triangolare. «L’intervento di restauro è stato possibile grazie ad un’attenta collaborazione fra Museo Diocesano ed Engim Veneto» insiste Gasparini. L’attento lavoro di recupero ha permesso in particolare di tornare a far splendere nel suo vero colore la pietra di Vicenza, caratteristica per le sue tonalità calde e la facile lavorabilità. L’oratorio è centro di ascolto per italiani e stranieri, accoglie ogni giorno persone bisognose e vittime di dipendenze, e le indirizza verso le strutture più appropriate o verso altre realtà caritatevoli, legate alla diocesi vicentina.