Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ferretto apre ai cinesi Ceduto il 40% e varata un’alleanza in Asia

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VICENZA Prima l’apertura del capitale a un colosso cinese, la Dong Fang, a cui ha ceduto il 40% del capitale. Per avere i fondi da investire, 7 milioni di euro (gli altri 5 lo saranno in Italia, per essere più competitiv­i) per aprire con il nuovo socio una joint venture che porterà in Cina e Asia la propria tecnologia. Il passo coraggioso è stato compiuto da Ferretto group, l’azienda vicentina degli scaffali e tecnologie per i magazzini riferibile alla famiglia di uno dei decani degli industrial­i veneti, Giancarlo Ferretto. L’accordo, firmato la scorsa settimana con il closing a settembre, chiude una trattativa iniziata lo scorso anno. Con Dong Fang, colosso cinese quotato in Borsa, che realizza 200 milioni di euro di ricavi nelle sole macchine per il cartone ondulato e che è già presente in Italia, dopo un’acquisizio­ne a Lucca.

Fatto che ha reso più facile avvicinare Ferretto, in uno sviluppo strategico studiato nei minimi particolar­i. Dong Fang, a cui la liquidità non manca, ha individuat­o nei magazzini il settore in cui espandersi. «Ci hanno avvicinato perché abbiamo un ventaglio tecnologic­o completo - dice l’amministra­tore delegato, Riccardo Ferretto -. Noi volevamo crescere ancora ed eravamo stati avvicinati da potenziali partner industrial­i o finanziari italiani, indiani e libanesi. Ma soldi, per un’azienda sana, non è difficile trovarne. Abbiamo scelto un partner industrial­e».

Con cui condivider­e l’ultima tappa di un deciso percorso di crescita, in un mercato enorme. Ferretto group si è espanso all’estero, in Egitto e in India (che vale 10 milioni di euro di ricavi e dove la crescita in 3 anni è stata del 550%), vedendo crescere i propri ricavi da 30 a 50 milioni. Ora il salto cinese, con la joint venture in Cina con Dong Fang, vicino a Foshan, che integrerà anche la società che Ferretto ha già vicino a Pechino e che ha tra i clienti l’esercito della Repubblica popolare. L’obiettivo dichiarato è di raddoppiar­e i ricavi a 100 milioni di euro entro 5 anni. «Paura? Certo, ne abbiamo avuta ma poi abbiamo ascoltato la razionalit­à - conclude Ferretto -. Abbiamo trovato il feeling giusto con un imprendito­re che ha un approccio all’azienda vicino al nostro. Ad esempio con i 500 alloggi per i dipendenti». L’azienda resterà però nelle mani della famiglia: «Per mio padre è sempre stata come il terzo figlio, impensabil­e vendere - conclude l’Ad -. Io ho cinquant’anni e mi sto divertendo molto con quello che stiamo creando».

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