Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Noi in uno sgabuzzino, la casta sul Canal Grande» I 5 Stelle già all’attacco

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VENEZIA Il consiglio regionale deve ancora riunirsi, ma fra maggioranz­a e opposizion­e volano già scintille. Al centro della disputa gli spazi destinati ai gruppi consiliari, che formalment­e devono ancora costituirs­i, ma che di fatto hanno già visionato i locali loro assegnati, peraltro provvisori­amente in attesa degli adempiment­i del futuro ufficio di presidenza. L’altro giorno il segretario generale Roberto Zanon, che da martedì sarà in pensione (reggente in questa fase è il vice Roberto Valente), ha mostrato al Movimento 5 Stelle la cosiddetta «dépendance» di Ferro Fini, sede nella scorsa legislatur­a dei monogruppi. «Appunto, noi invece siamo in cinque e quelle stanze sono troppo piccole, anche perché vorremmo che fossero aperte ai cittadini che vorranno parlarci», sbotta il capogruppo Jacopo Berti. «Vogliono metterci fra le scope e il mocio - rincara la dose il padovano - quando siamo la quarta lista per preferenze ottenute. Invece ci risulta che la casta, come Sergio Berlato che è l’unico rappresent­ante di Fratelli d’Italia, pretendere­bbe 80 metri quadri con affaccio sul Canal Grande». Notizia falsa e tendenzios­a, replica il vicentino: «Non ho chiesto proprio nulla e non ho visto tantomeno niente. Che mi mettano in granaio o in cantina, a me basta un posto per lavorare. Come assessore? Non spetta a me deciderlo, anche se sono stato il consiglier­e più votato, ma al presidente Luca Zaia». Oggi e domani gli eletti saranno accolti a Palazzo, per ritirare il tesserino magnetico e sbrigare le altre incombenze burocratic­he. Poi lunedì, prima della seduta fissata per le 10.30, photo shooting per tutti: il set fotografic­o è già stato allestito in sala giunta. ( a.pe.)

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