Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’assessore leghista che ospita 15 migranti «Cacciata, ma lo rifarei»
Rimossa dal sindaco (tosiano). Lei: «Non ci lucro, è gente per bene»
SELVAZZANO (PADOVA) L’assessore leghista ospita 15 profughi e il sindaco la sospende dalla giunta. A Selvazzano, nel Padovano, Daniela Faggion si occupava di Politiche dell’immigrazione. «Sono contentissima di quello che ho fatto, i ragazzi si stanno comportando bene».
SELVAZZANO DENTRO (PADOVA) Lo rifarebbe. «Perché ci sono dei passaggi, nella vita, che richiedono un impegno personale. Ci devi mettere la faccia». Non lo rifarebbe. «Assessore? Ma che scherza? Se l’avessi saputo, mi sarei ben guardata». Il fatto è che non se lo aspettava. Un giorno la vita scorre tranquilla, l’altro finisci nel tritacarne. Perché, alla fine, il messaggio «ecumenico», solidaristico, a Selvazzano non è passato né ieri né oggi. E se a sostenerlo è chi dovrebbe, in linea teorica, «stare dall’altra parte » , la terra gliscompare sotto i piedi, perché non può neppure contare sulla solidarietà degli avversari politici. Un azzardo, forse. Ma le cose stanno così, nei fatti.
«Lunedì sono stata convocata. Arrivo alle 18. Giunta politica. Il sindaco, Enoch Soranzo, si fa vivo alle 19. Mi convoca in privato e mi fa: meglio andarsene così, meglio andare via. Sono tutti arrabbiati. Meglio evitare “parole”. Così mi s ono st a te re vocate le del e - ghe». Ma la vicenda dell’assessore leghista ai Diritti umani e alle politiche per l’immigrazione Daniela Faggion non è passata in sordina. Sono emerse, come fuochi fatui, voci velenose dalle paludi della politica e della piazza. «Non l’ho fatto per soldi » . Pe r ò , piazzare 15 «profughi» africani in una palazzina padovana privata (in via Cave 11), mentre il partito di riferimento (Lega Nord) fa la guerra all’acco-glienza «made in Renzi», poteva sembrare un’azione non priva di conseguenze personali. «Lunedì, anche assessori che conosco bene si sono girati dall’altra parte: mi ha dato parecchio fastidio. Ma il problema c’è e va risolto. Se posso offrire un’accoglienza decorosa, perché non farlo? I profughi non sono mica ladri. Vedesse come lo tengono pulito, l’appartamento. Tagliano l’erba e hanno rispetto e compassione per gli anziani e per i più deboli in generale. Coltivano valori che abbiamo perduto: abbiamo molto da apprendere». Sarà, ma in paese il ritornello è uno solo: lo ha fatto per soldi. Quelli della solidarietà a gettone organizzata dal governo. C’è chi fa i calcoli: «Saranno 9mila euro al mese!». Secondo la Faggion, non c’è nulla di vero. «Così la pen- sa il 90% dei Selvazzanesi.
Ma io l’ho fatto perché ci si affeziona a giovani che dentro hanno la sofferenza. Subito, ti dispiace per loro, cha alla fine sono delle vittime. E poi, con la cooperativa Populus, che si prende cura di loro, ho stipulato un normale contratto di affitto . Non prendo soldi a persona». Ora, tosiani e zaiani si rimpallano l’esistenza politica della Faggion. Il sindaco, e presidente della provincia, è vicino a Tosi. Chi l’ha fatta entrare? « Non sono tosiana – giura la Faggion -: per le regionali ho fatto campagna politica a favore di Zaia. Allora andavo bene». Ora è piuttosto in disgrazia. «Mi hanno comunicato che sono decaduta dalla mia carica di sostenitrice della Lega Nord. Dovevo rinnovare l’iscrizione mesi fa, mi fanno sapere. Ma perché me lo dicono adesso?». Insomma, senza deleghe e fuori dal partito . Quanto all’opposizione, sì, no, forse, d’accordo, richiamo. Non si assiste a un’ondata di solidarietà per l’assessora defenestrata. «Sono dinamiche interne alla maggioranza, io non c’entro» - fauno . «Se l’avesse fatto gratis, un conto. Così, invece, non è accettabile» - fa l’altro. «Non va crocifissa, però». Insomma, il sospetto è che una cosa sia parlare di «profughi» a Roma, e l’altra farlo a Selvazzano Dentro.