Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Chiude il locale, arrivano gli accattoni
Campo Marzo, sgombero dei vigili al Moresco. Gli ex gestori: «Troppo degrado»
VICENZA Ieri la polizia locale di Vicenza ha sgomberato quattro sbandati, tre italiani e uno straniero: dormivano sotto il portico del locale che doveva rilanciare il Campo Marzo, il parco davanti alla stazione ferroviaria, e liberarlo dal degrado. Invece, tre giorni dopo la chiusura del locale, avvenuta dopo solo un anno dall’apertura, sono arrivati i senzatetto. Il Comune riproporrà un bando per darlo in concessione, ma intanto cerca altri privati che investano in zona.
VICENZA Prima i chioschi che non partono e ora il caffè Moresco che chiude i battenti. La strada verso un futuro (migliore) per Campo Marzo si fa sempre più in salita. E il Comune si scontra con la presenza, costante, di sbandati e accattoni. Cioè degrado, che nel parco di fronte dalla stazione ferroviaria e a due passi da corso Palladio è ancora di casa.
L’ennesima dimostrazione è arrivata ieri: la polizia locale ha sgomberato un gruppo di quattro sbandati - tre cittadini italiani e uno straniero - che dormivano fra cartoni, coperte e bottiglie di birra alle 12.30 sotto il porticato del caffè Moresco. I loro «letti» giacevano dove fino a meno di tre giorni fa c’erano tavolini e sedie del bar. Ma da quando questi se ne sono andati, il posto è diventato in breve tempo meta di accattoni. E a dare l’idea di quanto siano radi ca te ce r te pre s e nze bas t a pensare che tra i due fatti sono passati meno di tre giorni. Il Moresco ha chiuso i battenti lunedì: «Meditavamo da tempo questa scelta - dichiara uno dei due titolari, Luca Campana - non ce la facevamo più a rimanere lì». Giusto una settimana le sue parole avevano anticipato la crisi in cui versava l’attività, iniziata a maggio dello scorso anno con un investi- mento di circa centomila euro e la speranza, anche da parte del Comune, di riuscire ad allontanare il degrado a suon di eventi e porte aperte. «Il degrado non si sposta, la gente si droga alla luce del sole e i vicentini non vengono al locale» affermava Campana. L’esperienza si è conclusa in via definitiva. Il Comune nelle scorse settimane si era messo in contatto con i titolari per cercare soluzioni alternative, offrendo alcuni mesi senza affitto «pur di mantenere aperta l’attività almeno fino a settembre» fanno sapere da Palazzo Trissino. «Ci dispiace - spiega Campana - ma non aveva senso restare, sarebbero stati soldi e tempo persi inutilmente».
Da martedì, dunque, il Moresco è rimasto chiuso e la conseguenza diretta era sotto gli occhi di tutti, ieri, con il gruppo di sbandati accampati in pieno giorno di fronte alla saracinesca. I commercianti e i residenti della zona sono già preoccupati: «Speriamo che presto venga riaperto - dichiara il portavoce del comitato “Piazza Castello”, Wiliam Ri- gon - perché rischia di diventare a breve il ritrovo degli accattoni». La palla, ora, è tutta nelle mani del Comune, che nell’ambito della rivitalizzazione di Campo Marzo alcuni giorni fa ha dovuto fare i conti pure con il bando andato deserto per portare i chioschi estivi nell’area. Sul Moresco, le strade sono due: una è evitare che il bar chiuso diventi ritrovo di sbandati attraverso l’aumento dei controlli e l’installazione di reti per rendere inaccessibile il porticato. L’altra è riaprire: «Stiamo attivando le procedure per avviare una trattativa privata con chi fosse interessato - afferma il consigliere delegato a Campo Marzo, Stefano Dal Prà Caputo - che invitiamo a farsi avanti. Nel frattempo pubblicheremo un nuovo bando».