Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Dai parà Usa a San Marco arriva Michelle
Prima la visita a Vicenza, poi le figlie vogliono vedere i cavalli della Basilica
Cecchini, ma anche l’impegno di Fbi e Cia. Venezia e Vicenza blindate per l’arrivo di Michelle Obama e figlie, che visiteranno anche San Marco.
La notte Non ci sono certezze, ma pare che Michelle alloggi all’Hilton
mobilitati tutti, dal patriarca, monsignor Francesco Moraglia a Carlo Alberto Tesserin, consigliere regionale uscente e il nuovo primo procuratore di San Marco. «Le accompagneremo nella visita personalmente – spiega Tesserin – sono interessate alle parti più conosciute della Basilica. Ma ci sono esigenze complesse di sicurezza da gestire».
Il protocollo per la moglie del presidente degli Stati Uniti, d’altronde, è ristrettissimo. E ormai da settimane le forze dell’ordine di Venezia e Vicenza si stanno organizzando. A partire dall’alba di domani mattina ci saranno una quindicina di cecchini piazzati sui tetti di Venezia. Saranno loro i primi a scortare dall’alto il passaggio di Michelle Obama in città.
Ma per l’arrivo della First Lady verranno mobilitati circa 350 uomini. Di questi 150 della sua scorta personale, altri 150 verranno messi dalla questura di Venezia mentre dal Ministero sono già arrivati altri 50 specialisti tra tiratori scelti, guastatori, artificieri, elicotteristi, incursori e sommozzatori. Le operazioni verranno coordinate in collaborazione con Cia e Fbi.
A Vicenza intanto già a partire dalle 8 di questa mattina il perimetro del Villaggio Usa in cui la first lady è attesa verrà presidiato e sorvolare i cieli ci sarà un elicottero della polizia di Stato. Sempre all’alba un gruppo di uomini delle forze dell’ordine presidierà l’hotel Hilton, dove sembra che Michelle alloggi: sono arrivate conferme da più parti, ma la certezza si avrà solo all’ultimo. E qui potrebbe tenersi il barbecue serale. Oltre che alla possibilità di una vista mozzafiato.