Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il sorriso di lady Obama incanta Venezia E lei: «La prossima volta porto Barack»

Michelle è atterrata ieri a Tessera con le figlie Malia e Sasha. L’incontro con Zaia e il sindaco, poi la visita (blindata) alla Basilica e a Palazzo Ducale. «Era emozionata per le nostre bellezze»

- Alice D’Este © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA Una visita fitta fitta di 45 minuti a Palazzo Ducale, un’altra di una ventina in Basilica di San Marco. E lo sguardo estasiato sulla città, che le ha illuminato gli occhi tutto il pomeriggio. Michelle Obama è arrivata ieri in Veneto con le figlie Malia e Sasha insieme alla «nonna» Marian Lois Robinson per la tappa veneziana dopo aver partecipat­o all’Expo di Milano. Si fermerà tre giorni in tutto (la partenza è prevista per domenica mattina).

Ieri le tappe istituzion­ali: la visita alla Basilica di San Marco, quella a Palazzo Ducale e poi via verso la suite dell’hotel Hilton per riposarsi dopo una giornata intensa, dove è rimasta anche a cena. «Venezia è la città più bella del mondo - ha esordito la first lady varcando la soglia della basilica - non ha eguali». All’interno l’hanno accompagna­ta Carlo Alberto Tesserin, consiglier­e regionale uscente e nuovo primo procurator­e di San Marco, don Gian- matteo Caputo e monsignor Antonio Meneguolo. «Era sorridente, estasiata - dice Tesserin - siamo saliti, le abbiamo mostrato le arcate, i cavalli, la dicitura “pax tibi Marce evangelist­a meus” che si legge sul libro sorretto dal leone. Non è uscita in terrazza ma ha dato uno sguardo fuori. Ci ha lasciato anche una dedica nel libro dei visitatori». Poi, prima di andare, la battuta: «La aspettiamo un’altra volta a Venezia - ha osato Tesserin - magari anche insieme al marito». La first lady harisoe annuito : « Non c ’è dubbio, lo porterò di sicuro».

Dalla basilica a palazzo Ducale è un passo. Non serve uscire, non serve scomodare i fotografi in attesa. E la famiglia del presidente, così, per il cortile interno è andata dritta dritta al più importante dei musei civici. Lì ha trovato ad attenderla Gabriella Belli, direttrice dei Musei civici, Walter Hartsarich il presidente, ma anche il sindaco Luigi Brugnaro con la mo- glie Stefania, che all’ultimo si sono uniti al cerimonial­e. Al sindaco Michelle Obama ha fatto i compliment­i per la nuova elezione. E lui, non se l’è fatto ripetere due volte e neanche mezz ’or adopo hat witta to : «Thanks Michelle Obama to have made room for us in your life . See you i n Venice once again soon» («Grazie Michelle Obama per aver fatto spazio per noi nella tua vita. Ci vediamo di nuovo a Venezia presto»), accompagna­ndo i ringraziam­enti con un selfie ravvicinat­o e sorridente tra le due first lady, Michelle appunto e Stefania, sua moglie. La visita al Ducale è stata una serpentina tra le sale istituzion­ali, da quella dello scrutinio a quella del

maggior consiglio passando poi per il ponte dei sospiri e le prigioni, senza dimenticar­e la scala dei censori e il cortile. Ad accompagna­re la first lady passo dopo passo c ’era Caterina Sopradasso, la presidente delle guide veneziane. «La visita l’ha ap p a s s i o n a t a mol ti s s i mo - spiega lei - l’hanno colpita alcuni elementi della storia di Venezia. Si è stupita anche del sistema di giustizia così avanzato e mi ha chiesto come funzionass­ero le leggi per l’infanzia. Le figlie? Attente ed emozionate. Un “ohh” di fronte alle sale vuote e ai quadri vale più di mille parole».

In mattinata Michelle e le figlie erano arrivate intorno alle 12 all’aeroporto Marco Polo. Abito rosso scosso dal vento e la prima accoglienz­a delle autorità istituzion­ali locali: il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia, il presidente della Regione Luca Zaia e il sindaco di Venezia neoeletto Luigi Brugnaro. «Le ho detto che a Venezia si sta facendo la storia del basket italiano», ha detto il sindaco. «Questa visita è un onore e un riconoscim­ento alla nostra città - ha commentato invece Luca Zaia - alla centralità del suo ruolo in Italia e nel mondo». «Ho portato alla first lady gli omaggi della città», ha concluso Domenico Cuttaia. Michelle e le figlie, poi, in una manciata di minuti hanno salutato da lontano fotografi e sono partite in direzione di Vicenza.

Anche per domani la timeline prevista sembra fitta. Michelle e le figlie visiterann­o la Biennale in mattinata, poi faranno tappa a Murano per scoprire i segreti dell’arte del vet ro , i nf i ne s e mbra ab b i a no chiesto di fermarsi al Cipriani per un aperitivo. Serata? Ancora top secret. Domenica invece ripartiran­no in mattinata, verso le 11. Quel giorno, anche la famiglia più salutista del mondo, potrà dormire un po’ di più.

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In motoscafo Michelle Obama e la figlia Malia sfrecciano senza salutare (Vision)
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Selfie Il sindaco Luigi Brugnaro in posa con Michelle Obama e la moglie Stefania

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