Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Brugnaro le parla della Reyer. Ma lei avrà capito cos’è?

- di Francesco Chiamulera © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Michelle? Bella persona. Persona allegra. Le ho raccontato di come a Venezia ci sia la storia del basket in Italia». Accenna una risata. «Go parlà dea squadra», dice scrollando le spalle. Venezia, la città del basket. Ieri il neosindaco Luigi Brugnaro l’ha raccontata così alla moglie del Presidente degli Stati Uniti d’America, appena scesa dal boeing. Michelle, erede di una lunga catena di stile e carisma al femminile che da Eleanor Roosevelt passa per Jackie Kennedy, Betty Ford e tante altre. La buona notizia per i giornalist­i italiani è che finalmente possono smettere di esercitars­i sul loro tema preferito: i vestitini di Michelle. Cosa si metterà questa volta? Il quadrettat­o o lo smanicato primaveril­e? Il tailleur o la gonna a palloncino? No, il divertisse­ment mediatico stavolta lo ha prodotto il primo cittadino. «A Mrs. Obama ho detto della Reyer. Che siamo i numeri uno». Sì, perché la pallacanes­tro a Venezia è la Reyer, cioè Brugnaro. Lui la ha elevata ai noti successi sportivi. È diverso, Brugnaro, dalla lunga serie di venezianis­simi dogi lagunari. E forse anche per questo è stato votato da decine di migliaia di cittadini di Venezia. La città, tra gli altri, di Canaletto e Tiepolo, i Mocenigo e i Dandolo, Manin, Goldoni e Vivaldi, Tiziano e Tintoretto, l’editore Marsilio, Carlo Scarpa, la Fenice, la Biennale, Palazzo Grassi, la Peggy Guggenheim... Post scriptum. Brugnaro è anche il sindaco che, eletto,ha ricevuto a Ca’ Farsetti... la Reyer. Qualcuno ironizza: da Ca’ Farsetti a Ca’ Reyer. O forse è solo un tratto del carattere un po’ esuberante del neosindaco. Sulla pista dell’aeroporto, comunque, resta la domanda: ma Michelle l’avrà poi capito, che cos’è la Reyer?

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