Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Operaio ammazzato e gettato nel fosso Villorba, il corpo del 47enne Vito Lombardi trovato con la testa fracassata dentro all’acqua Coppia trevigiana sotto torchio in caserma: la vittima avrebbe avuto una relazione con la donna

- Alberto Beltrame Milvana Citter A.Belt.

TREVISO Lo hanno trovato ieri privo di vita dentro a un canale, con una profonda ferita alla testa. Morto da almeno 12 ore. Prima qualcuno l’ha selvaggiam­ente picchiato, probabilme­nte in altro luogo, poi Vito Lombardi, operaio 47enne originario di Caserta, è stato abbandonat­o in aperta campagna.

La sua scomparsa era stata segnalata tre giorni fa nel quartiere popolare dove risiedeva e dove il suo rivale in amore ieri pomeriggio ha rischiato il linciaggio. Gli investigat­ori seguono la pista passionale: la vittima aveva una relazione con l’ex vicina di casa, portata in caserma dai carabinier­i assieme al marito e a una delle tre figlie. E i rapporti tra i tre erano a dir poco tesi. Un delitto che al momento ricorda quello di appena due mesi fa consumatos­i tra Romano d’Ezzelino e Possagno, dove il corpo di Aldo Gualtieri venne ritrovato nel bosco e per il quale sono indagati l’ex convivente e l’ex fidanzato.

Ma andiamo con ordine. Sono le 14,30 di ieri quando a Villorba un operaio del consorzio di bonifica, falciando il fossato tra due campi, si accorge della presenza di un cadavere in acqua. Intervengo­no le ambulanze, poi arrivano i carabinier­i del nucleo investigat­ivo di Treviso assieme al sostituto procurator­e Valeria Sanzari. L’uomo ha profonde ferite, quelle letali alla testa, provocate da un corpo contundent­e. La zona è in aperta campagna, nessuno sembra essersi accorto di nulla.

I carabinier­i riescono ad identifica­re la salma nel giro di poco: ha ancora i documenti addosso. Si tratta di Vito Lombardi, 47 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio. I militari, dopo le analisi scientific­he, si spostano a Borgo Capriolo dove l’uomo, disoccupat­o, abitava da anni. In casa trovano Vania Lazzarato, la sua att u a l e c o mpa g n a , e s ot t o i l porticato del quartiere popolare, dove vivono molte famiglie rom e straniere, c ’è anche il marito della donna, Amedeo Bonan.

Gli i n ve s t i g a t o r i , s e n z a escludere altre ipotesi, prendono in consideraz­ione la pista passionale. Sentono amici e conoscenti per ricostruir­e la re- sata di bocca in bocca, la situazione è degenerata. Amedeo Bonan è stato aggredito e i carabinier­i lo hanno scortato fino alla macchina prima di accompagna­rlo in caserma assieme a Vania Lazzarato e a sua figlia, Gresia, di 20 anni.

«Vito era una brava persona, non lo vedevamo da tre giorni – racconta un ragazzo poi sentito dai carabinier­i - martedì sera si era allontanat­o in bici con Amedeo e Vania, poi erano saliti in una macchina. Ma alle due di notte, quando sono tornati, lui non c’era più e Vania aveva una mano gonfia».

L’omicidio, secondo i residenti, si sarebbe consumato in un contesto di totale promiscuit­à. Vito, che in passato abitava in un appartamen­to al terzo piano di Borgo Capriolo con moglie e fi- te di relazioni ed amicizie della vittima. Nel quartiere però succede il finimondo. Tutti puntano il dito su Bonan. Lui e la moglie, secondo i residenti, avrebbero usurpato l’appartamen­to di Vito che, dopo essersi invaghito di Vania e aver lasciato moglie e figlio per portarla a vivere con sé, sarebbe stato cacciato dalla sua stessa casa.

Emerge che il 47enne era scomparso martedì sera, forse dopo essersi allontanat­o proprio con la compagna e il marito di lei, dopo l’ennesima lite. Ma emerge il nome anche di un altro uomo, il cui ruolo nella vicenda è ancora da chiarire. Ieri sera in caserma sono stati interrogat­i a lungo Vania Lazzarato, Amedeo Bonan e la figlia 20enne. Si parte da qui: sarebbero la donna e il marito gli ultimi ad aver visto in vita Vito Lombardi. glia, anni fa si era invaghito di Vania, già moglie di Amedeo. Lei di ritorno dall’estero lo aveva corteggiat­o e gli aveva chiesto aiuto. La loro relazione aveva costretto la moglie di Vito, Daniela, ad andarsene. Ma a quel punto Vito stesso era stato messo alla porta, costretto a vivere per strada, cacciato da Vania e da Amedeo, con il quale anche di recente aveva avuto accese discussion­i.

«Lo trattavano come un cane – racconta la vicina di pianerotto­lo, Silvana –. Lo facevano dormire per strada. E in casa c’erano sempre anche altri uomini. Poche sere fa Amedeo aveva picchiato selvaggiam­ente Vito, che si era arrabbiato e gli aveva detto “tu dormi sul mio divano”».

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Vito Lombardi, il suo corpo senza vita è stato ritrovato ieri. Era stato l’amante della moglie di Amedeo Bonan, con il quale litigava furiosamen­te
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 ??  ?? A Santa Bona Amedeo Bonan scortato dai carabinier­i: rischiava il linciaggio. A destra, il luogo del ritrovamen­to del cadavere
A Santa Bona Amedeo Bonan scortato dai carabinier­i: rischiava il linciaggio. A destra, il luogo del ritrovamen­to del cadavere

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