Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Discarica Corsea, i sindaci: s’intervenga

- Andrea Alba

THIENE Discarica Corsea, i sindaci di Sarcedo, Schio, Thiene e dell’Alto Vicentino in genere fanno appello a Confindust­ria Vicenza: «Intervenga sui suoi soci, li faccia mettere al lavoro per il problema della discarica: serve una ricapitali­zzazione per i lavori di ripristino, il percolato rischia di filtrare nella falda acquifera. Dopo 25 anni di sfruttamen­to del territorio, si hanno anche delle responsabi­lità morali».

Giovanni Casarotto (Thiene), Valter Orsi (Schio), il sindaco di Sarcedo Luca Cortese, e in generale tutti quelli della Conferenza dei sindaci dell’Usl 4, ieri si sono riuniti a Thiene firmando un appello congiunto, rivolto all’associazio­ne industrial­i.

Il Consorzio Corsea, partecipat­o da circa 150 industrie piccole e grandi della provincia, è stato dichiarato fallito all’inizio del 2015. Gestiva dall’inizio degli anni ‘90 una discarica da 300mila metri cubi a Sarcedo, in fase di «post-mortem»: la discarica, ormai piena, attualment­e viene monitorata prelevando il biogas che ne fuoriesce, tenendo sotto controllo il percolato che rischia di filtrare in particolar­e sul lato sud, dove nel 2013 i bordi della discarica sono franati.

«Attualment­e la gestione costa circa 350mila euro l’anno, con i lavori di ripristino, stimati in un milione di euro, questa spesa verrebbe ridotta a 50mila euro. La manutenzio­ne oggi è quotidiana, e non potrebbe essere altrimenti - spiegano Casarotto e gli altri sindaci – il percolato rischiereb­be di finire nella falda sottostant­e, una delle più grandi d’Europa». I sindaci nell’incontro di ieri hanno riepilogat­o tutta la vicenda. «Ci siamo accorti a gennaio che da settimane, da q u a n d o C o r s e a a d i ce mbre 2014 aveva presentato istanza di fallimento, la discarica non era più gestita – osserva Cortese – il percolato rischiava di tracimare. Grazie all’intervento della prefettura il consorzio ha ripreso la manutenzio­ne, che ora viene portata avanti dal curatore fallimenta­re Nerio De Bortoli». La situazione della falda finora è sotto controllo, durante la conferenza dei sindaci di ieri il tecnico dell’Usl 4 Paolo Coin ha riportato che «negli ultimi sei mesi sono stati fatti 50 controlli ai pozzi, di routine». Ma i sindaci chiedono una soluzione definitiva. Finora è stata presentata solo una proposta, in via ufficiosa: «Non ci sono proposte ufficiali, ma sembra che un’azienda abbia manifestat­o al curatore fallimenta­re la volontà di acquistare la discarica ed effettuare il ripristino, per poi però ampliarla del 25 per cento. Sarebbe inaccettab­ile – avvertono Casarotto, Orsi e Cortese – fra qualche anno ci troveremmo di fronte a un nuovo problema. Devono intervenir­e i soci di Corsea: non deve passare i l co n ce t to c h e s i p o s s a sfruttare così il territorio e poi dichiarare fallimento, lasciando il problema agli enti pubblici».

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