Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Discarica Corsea, i sindaci: s’intervenga
THIENE Discarica Corsea, i sindaci di Sarcedo, Schio, Thiene e dell’Alto Vicentino in genere fanno appello a Confindustria Vicenza: «Intervenga sui suoi soci, li faccia mettere al lavoro per il problema della discarica: serve una ricapitalizzazione per i lavori di ripristino, il percolato rischia di filtrare nella falda acquifera. Dopo 25 anni di sfruttamento del territorio, si hanno anche delle responsabilità morali».
Giovanni Casarotto (Thiene), Valter Orsi (Schio), il sindaco di Sarcedo Luca Cortese, e in generale tutti quelli della Conferenza dei sindaci dell’Usl 4, ieri si sono riuniti a Thiene firmando un appello congiunto, rivolto all’associazione industriali.
Il Consorzio Corsea, partecipato da circa 150 industrie piccole e grandi della provincia, è stato dichiarato fallito all’inizio del 2015. Gestiva dall’inizio degli anni ‘90 una discarica da 300mila metri cubi a Sarcedo, in fase di «post-mortem»: la discarica, ormai piena, attualmente viene monitorata prelevando il biogas che ne fuoriesce, tenendo sotto controllo il percolato che rischia di filtrare in particolare sul lato sud, dove nel 2013 i bordi della discarica sono franati.
«Attualmente la gestione costa circa 350mila euro l’anno, con i lavori di ripristino, stimati in un milione di euro, questa spesa verrebbe ridotta a 50mila euro. La manutenzione oggi è quotidiana, e non potrebbe essere altrimenti - spiegano Casarotto e gli altri sindaci – il percolato rischierebbe di finire nella falda sottostante, una delle più grandi d’Europa». I sindaci nell’incontro di ieri hanno riepilogato tutta la vicenda. «Ci siamo accorti a gennaio che da settimane, da q u a n d o C o r s e a a d i ce mbre 2014 aveva presentato istanza di fallimento, la discarica non era più gestita – osserva Cortese – il percolato rischiava di tracimare. Grazie all’intervento della prefettura il consorzio ha ripreso la manutenzione, che ora viene portata avanti dal curatore fallimentare Nerio De Bortoli». La situazione della falda finora è sotto controllo, durante la conferenza dei sindaci di ieri il tecnico dell’Usl 4 Paolo Coin ha riportato che «negli ultimi sei mesi sono stati fatti 50 controlli ai pozzi, di routine». Ma i sindaci chiedono una soluzione definitiva. Finora è stata presentata solo una proposta, in via ufficiosa: «Non ci sono proposte ufficiali, ma sembra che un’azienda abbia manifestato al curatore fallimentare la volontà di acquistare la discarica ed effettuare il ripristino, per poi però ampliarla del 25 per cento. Sarebbe inaccettabile – avvertono Casarotto, Orsi e Cortese – fra qualche anno ci troveremmo di fronte a un nuovo problema. Devono intervenire i soci di Corsea: non deve passare i l co n ce t to c h e s i p o s s a sfruttare così il territorio e poi dichiarare fallimento, lasciando il problema agli enti pubblici».