Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Polveri sottili, nuova stretta del Comune «Pronti ad ampliare il blocco delle auto»
vieto di utilizzo di stufe (a basso rendimento energetico) e fissa temperature limiti in case e in ufficio, ma a queste misure potrebbe affiancarsi la stretta sulla circolazione dei veicoli. Dall’autunno scorso, infatti, è in vigore nel capoluogo il blocco del traffico per i veicoli più inquinanti (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18) che riguarda i veicoli euro 0 ed euro 1 (in tutta la città) ed euro 2 diesel (solo in centro storico). Questa impostazione potrebbe però cambiare e in tutta la città potrebbe essere vietata la circolazione di mezzi di categoria euro 2 diesel: «Decideremo venerdì - afferma Dalla Pozza - quando è convocato un tavolo tecnico zonale per la provincia proprio sul tema dell’inquinamento atmosferico. In quell’occasione valuteremo l’andamento del meteo, le previsioni, e se serviranno nuove misure è pronta la stretta sulla circolazione di questa tipologia di veicoli». Nel frattempo, però, in tema di smog a tenere banco sono anche le dichiarazioni arrivate, nei giorni scorsi, dall’Aduc , secondo la quale «uno studio del Comune rivela che il 55 per cento dell’inquinamento dell’aria a Vicenza è dovuto alle emissioni delle acciaierie Valbruna». «Non ci risulta esista alcun documento c h e r i fe r i s ca q u e s te c i f re » sbotta Dalla Pozza, mentre da Palazzo Trissino fanno sapere che «la maggior parte delle emissioni nocive in città deriva dalla combustione non-industriale».